30 December 2005

MEL script for Maya.






Eh si, anke Maya ha i suoi script...e sono proprio quelli che utilizzano i grandi tipo DEcoi e Xefirotarch...ma anke Toyo Ito insieme a Cecil Belmond della Arup associates ( ma loro nn passano per maya ma per altri softwareini)...

ecco qui qualcosa sugli script di Maya:







An algorithm is a process of addressing a problem in a finite number of steps.
The dominant mode of utilizing computers in architecture today is that of computerization; entities or processes that are already conceptualized in the designer's mind are entered, manipulated, or stored on a computer system. Computation or computing, as a computer-based design tool, is generally limited. While research and development of software involves extensive computational techniques, mouse-based manipulations of 3D computer models are not necessarily acts of computation. Algorithmic architecture involves the designation of software programs to generate space and form from the rule-based
logic inherent in architectural programs, typologies, building code, and language itself.---Kostas.T
Se volete saperne di più:





MAXscript_algoritmi matematici in architettura.




_La nuova frontiera dell'architettura?
Scusate per il lungo silenzio, ma si sa....le vacanze sono vacanze... quelle di natale poi sono particolarmente intense, quindi il tempo oltre che a essere tiranno...nn cè....
Ma ora riprende il blog MADEin... e perchè no? aprire delle discussioni su cosa succede intorno a noi nel campo dell'architettura e del design?
Quindi parto con un tema a me particolarmente sconosciuto, nel senso che me ne sto documentando solo ultimamente in questi giorni ma che ai più bravi nn suonerà nuovo: MAXSCRIPT.( TRUCIOLO già me neparlava al mio secondo anno di architettura...pazzesco no? quando mi ha passato MAYA 4 che girava solo su xp).
Gli script sono "nient'altro" che stringhe di codice da far girare su 3dmax e con cui praticamente ci puoi fare di tutto...è pazzesco cosa ho visto in giro per la rete, roba da professionisti della programmazione e della modellazione tridimensionale. La cosa interessante rimane quindi l'applicazione degli script all'architettura. Per la mia tesi cercherò di fare qualcosa con sti script, tempo permettendo, alla ricerca di forme innovative generate da algoritmi matematici con variabili dipendenti dal sito, dal clima ecc...
Ecco qualche esempio di cosa si riesce a fare con gli script:

I modelli virtuali qui sopra sono tutti made by *hilix, guru italiano degli script.

In questo link ( il sito è www.treddi.com) potete trovare il video della lezione fatta da *hilix alla facoltà di architettura di Ascoli Piceno e altri videotutorial sugli script in max:

http://www.treddi.com/forum/index.php?s=3eb8c7ba0712369b934dfdff65e20925&showtopic=14972

Il tema è veramente innovativo, sarebbe mooooolto interessante se riuscissimo a portare avanti anke noi questa ricerca che ormai spopola tra i grandi architetti internazionali.

25 December 2005

13 December 2005

Wendy Heldmann l'artista.



Girovago in rete e chi ti trovo???


WENDY



Apo,Dag Truciolo la conoscono bene... il nostro gancio alla Sci_arc!!!

Una sera a SUNSET BOULEVARD.




E così una sera, prima di partire per il nord, il nostro amico Truciolo ci porta a Sunset Boulevard, il quartiere delle stelle.

atipica strada americana, anzi no, californiana, con i suoi cartelloni pubblicitari raffiguranti i nuovi film in uscita ( da noi sono arrivati solo ora) e nn solo, la lingerie come potete vedere tirava abbastanza.
Cmq come al solito, quando li vedi in tv quasti luoghi di Hollywood ti sembrano meravigliosi, poi alla fine è una strada come un'altra con delle stelle sul lastricato del marciapiede che portano i nomi dei personaggi famosi ( vivi e morti). Guardate che stella ho trovato....
Arriviamo così al Kodak Theatre, no no è un museo sulla pellicola più famosa, ma il cinema dove le star del cinema arrivano con la loro limo per la Prima dei loro film...lo show della notte degli Oscar si svolge nel Kodak Theatre, struttura nuova di zecca costruita nel cuore di Hollywood. Un trasferimento che ha avuto, come "effetto collaterale", quello di lasciare a casa numerosi esponenti dello show-biz: rispetto allo Shrine Auditorium, che fino al 2001 ha ospitato la manifestazione, il Kodak ha 2.500 posti in meno. E cioè 3.100, contro i precedenti 5.600. Insomma: essere un vero vip, a Hollywood, diventa ogni anno più difficile. Il Kodak Theatre è un’imponente struttura tra Hollywood Boulevard e Highland Ave dove le star una volta l'anno sfilano sui 160 metri del famoso ‘red carpet’.
Ma quanti personaggi famosi saranno passati di qui???? Clint Eastwood, Marilyn Monroe, c3po e r2d2, eddie murphy, Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Schwarzy, Stallone, Tom Hanks, Shirley Temple, Di Caprio, Will Smith e mooooolti altri che ora nn sto a raccontarvi......infatti ai piedi dell'entrata principale del famoso teatro cè la Walk of fame....si , proprio dove i divi imprimono nel cemento le loro mani, piedi e autografi con tanto di dediche!!!!!
La Hollywood Walk of Fame (traducibile in italiano in passeggiata hollywoodiana della fama) è un lungo camminamento composto da due marciapiedi che corrono lungo l'Hollywood Boulevard e la Vine Street, sulla collina di Hollywood.
Su tale percorso sono incastonate oltre 2000 stelle a cinque punte che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo - diretto o indiretto - allo star system e all'industria dello spettacolo.
Orientata da est verso ovest sull'Hollywood Blvd. da Gower Street a La Brea, e da nord a sud su Vine Street tra Yucca Street e Sunset Boulevard, la Walk of Fame fu creata nel 1958 con l'intento di rappresentare un tributo agli artisti che lavorano nell'industria dello spettacolo, sia davanti che dietro alla cinepresa. I premiati ricevono una stella in base alla carriera e ai conseguimenti di una vita nel cinema, nella radio, nella televisione, nel teatro e nella musica, così come per i loro contributi benefici e civici.
Ogni "stella" consiste di una piastrella color carbone, nella quale è incastonata una stella a cinque punte rosa, bordata di bronzo. All'interno della stella è inciso in bronzo il nome dell'onorato, e sotto al nome è presente un emblema circolare (sempre in bronzo), che indica la categoria per cui è stata ricevuta la stella. Gli emblemi sono:
una cinepresa, per il contributo all'industria cinematografica;
una televisione, per il contributo all'industria televisiva;
un grammofono, per il contributo all'industria discografica;
un microfono, per il contributo all'industria radiofonica;
le maschere della tragedia e commedia, per il contributo al teatro.
La costruzione originale della Walk of Fame aveva 2.500 stelle in bianco. Joanne Woodward ricevette la prima stella della Walk of Fame il 9 febbraio 1960. Un totale di 1.558 vennero assegnate nei sedici mesi seguenti. Da allora, le nuove stelle sono state aggiunte a un ritmo di circa due per mese. Nel 1994 oltre 2.000 delle stelle originali erano state riempite, e stelle aggiuntive sono state piazzate, per estendere la Walk of Fame ad ovest, oltre Sycamore e La Brea Avenue. Al 2004, il numero totale di stelle assegnate ammonta a circa 2.150.
Molti di coloro che sono stati oggetto del riconoscimento hanno ricevuto stelle multiple per i contributi in categorie diverse. L'unico ad avere ricevuto stelle per tutte le categorie è Gene Autry. La gamma di celebrità che hanno ricevuto una stella varia dalla più famosa stella del cinema ai DJ delle radio locali. All'Hollywood and Vine una speciale "stella tonda" commemora gli astronauti Apollo 11. Le stelle sono state concesse anche a personaggi animati (come Topolino e Paperino), in costume e a due cani, Lassie e Rin Tin Tin.
La Walk of Fame è mantenuta dall'autofinanziamento dell'Hollywood Historic Trust.
Il posto però senza loro, i divi, è una piazzetta come un'altra... e quindi ci dirigiamo verso un fast food mexicano...a magnà.
Sunset boulevard è una via particolere, nn sembra che i divi passino di qui, ma è così...ai lati della strada ci sono negozi di souvenir con le statuette in miniatura e varie chincaglierie....e poi sexyshop e club, tra questi ce ne sono di famosi...dalla gente che fa la coda, tra quelli in lista e non , sembra che ci sia un bel movimento!!!!
Cmq la sera il posto è abbastanza anonimo, bisognerebbe capitare la sera degli oscar per vedere qualche star!!!
tornando indietro verso la nostra batmobile truciolo viene ingaggiato da un gruppo di ragazzi di coloro che fanno freestyle :"check the sound, check the sound man!", forse per i suoi trucioli????
a propo dei Tucioli di Pier....nn hai mai postato una tua foto e io te l'avevo detto che prima o poi lo avrei fatto prima di te... la foto è un pò scura, quelle più belleme le riservo per le puntate di S.Francisco.Tiè





05 December 2005

Genialata in minish.


Vi è mai capitato di impazzire nel cercare le candeline per la torta un secondo prima che arrivi il festeggiato??? ecco la soluzione!! Il design poi è niente male, il verde e l'arancione sono veramente cool!

San Andreas a Los Angeles, pubblicità in rete.



In giro se ne trovano parecchie...ogni tanto ne posto qualcuna di interessante. Il cartellone pubblicitario a San Andreas nn poteva mancare, beccato a Los Angeles poi, ha il suo valore aggiunto no??? nel gioco impersonate CJ e girovagate per LA, San Francisco, Las Vegas e San Diego...ma cavolo...noi ce semo stati!!!!!! Più in là un bel post con immagini delle città riprodotte nel videogioco.

04 December 2005

Cena medievale a Fenis.

_Lassù su le montagne.



Era da un pò che la stavamo organizzando... e finalmente è arrivata la cena al Medievale( come la chiamiamo noi...)!!!!!


Si parte dal piazzale del Sirio in una trentina e pian piano per le nove siamo tutti a Fenis....La nebbia che nn abbiamo incontrato durante il viaggio nn sto nemmeno a raccontarvela, trovarsi sulla Torino-Aosta a 60 km/h è un super pacco...Con Jo che guida e io gli faccio da navigatore...cioè da dj, pulisci vetro, spannatore ecc...Poi da Quincinetto in su la strada incomincia a vedersi e tutto fila liscio....Arriviamo a Fenis e nei dintorni del locale cerchiamo parcheggio...park in zona con tanto di divieto: Proprietà privata, ma si chissefrega...
Funziona così: tavolata da una cifra di persone, nella sala al livello inferiore agghindata in stile medievale: con armature, lancie, armi di tutti i generi e le cameriere che ti vestono con una tunica....l'unico modo per pulirti durante la cena infatti è utilizzare questa tunica a mò di tovagliolo....così quando il vino incomincia a farsi sentire ti pulisci addosso al tuo vicino...
la cena è costituita da antipasti vari, salame caserecccio, zuppa di farro, uno stinco di maiale a testa e patate, torta e caffè per la modica cifra di 20 euris....una volta ci è capitato anke di assistere ad uno spettacolo di una danzatrice del ventre...( do you rember Truciolo?)...

il fatto è che bevi fino a quando nn ce la fai più...vino rosso, bianco e birra te ne versono a manetta.

cmq ci siamo veramnete piegati, ad un certo punto stavo soffocando dal ridere...la sala è diventata la curva di uno stadio, con i ragazzi che urlavano cori a nn finire!!!

alcuni episodi hanno condito la serata rendendola più interessante:

-il cibo che era dappertutto tranne dove doveva essere, cioè nei piatti.
-dani che si attacca con un gobbo fuori dal locale
-l'autogrill di saint vincent che ci offre da bere
-gli sbirri che si informano se stiamo tutti bene e se ci siamo trovati a nostro agio
-il gentile getto di ghiaccio su lucas ( nn mi ricordo come si scrive e gio e di là a guardare NONSOLOMODA....sorry) nel piazzale del sirio al ritorno
-il felice incontro con un nostro caro amico allo sherwood
-il casinò di MonteCarlo solo per perDENTI


scusate per riferimenti nn casuali...sono solo per noi poveri squilibrati...




se volete andare al MEDIEVALE:


LA CHATELAINE, al piano inferiore: osteria dell'ora tarda.
Fraz.Ches Sapin 105
11020FENIS (AO)
tel.0165.764264

a presto!!!

28 November 2005

17_08 Veni, Vidi, Venice.


E' da un pò che nn postavo qualcosa...causa chiusura di un concorso internazionale... colgo l'occasione per salutare i miei compagni THAI che mi hanno pazientemente sopportato...DAG (nickname temporaneo: Bollito) e Gio (nick: GiòGiò)...ciao belli, alla prossima!!!!
In questa puntata allego più foto del solito, un pò per riscaldarci da questo maledetto (Maudit?) freddo torinese e un pò per invidia verso Truciolo che se la sta spassando in spiaggia a Venice e ci posta le foto...eh eh eh...tanto quando arrivi qui il freddo te lo becchi anke te!!!
_Sognando la California.




Alle nove in punto siamo davanti all’IIC, ci apre Carla che arriva poco dopo di noi, con la sua bmw z4 color verde militare decappottabile.
Dopo i saluti siamo già al lavoro, la mostra deve essere pronta prima di partire alla volta di S.Francisco. Ad un certo punto, erano le 11 Am , Apo ha un’illuminazione: "Che bella luce che cè oggi!no, nn possiamo rimanere tutto il giorno qui dentro, andiamo al mare” e così, tutti in macchina verso VENICE BEACH!!!


Venice è un distretto della parte Ovest del municipio di Los Angeles. E' conosciuto per la spiaggia (Venice Beach) ed i canali (da cui il nome), ma anche per l'aspetto 'bohemien' della sua area residenziale e per la folkloristica passeggiata lungomare (Ocean Front Walk).

Venice fu fondata da Abbot Kinney nel 1905 sul modello rinascimentale della città di Venezia (canali, gondole e gondolieri annessi) con l'idea che diventasse un importante centro di turismo e divertimento cosa che fu un realtà sino agli anni 20. La scoperta del petrolio con il conseguente inquinamento dei canali per lo più asfaltati e trasformati in strade ed un pauroso incendio che distrusse completamente il molo e le sue installazioni segnarono l'inizio del declino del distretto. Solo negli anni 80 l'amministrazione losangelina ha intrapreso una politica di recupero della zona, che da quartiere 'hippie' e degradato della metropoli si è oggi (2005) trasformato in un luogo di residenza ambitissimo.

Venice è per lo più costituita da villette in legno o case base delle forme più varie e variegatamente colorate se non decorate con veri e propri murales; tra gli edifici più originali c'è il museo a forma di cannocchiale costruito da Frank Gehry.

Venice Beach è una delle mete più turistiche dell'intera area di Los Angeles, per via delle vie ciclabili e pedonali che costeggiano il mare, popolate da una comunità eterogenea dove si mescolano giocatori di hockey a rotelle , bellezze statuarie sui pattini, artisti di strada e seguaci di filosofie orientali che al tramonto meditano di frontre al sole calante. Famosa è la palestra aperta sulla spiaggia dove far sfoggio dei propri bicipiti.

Arriviamo in un parcheggio all’aperto nn a pagamento, cavolo però fa caldo e io ho addosso i jeans, ma nello zainetto ho un paio di pantaloncini…e allora cambio ( in macchina…) e pronti per la spiaggia. Di fronte al parcheggio troviamo una palestra della catena GOLD Gym….
Circo, zoo, mostra di stranezze: chiamatela come volete, amici, non ha nessuna importanza, purché la consideriate quando dovete andare ad allenarvi. La Gold 's Gym è la catena di palestre miste più grande del mondo. Attualmente conta 3 milioni di iscritti. Il fatto che la palestra più importante sia situata al confine col territorio della malavita amplifica ulteriormente la sua immagine di luogo dove ci si allena in modo violento. “Siamo la Harley-Davidson dell'industria del fitness e lo saremo a lungo”, promette Derek Barton, vicedirettore generale senior di marketing, che dal 1985 lavora per rendere la catena “un classico”.
Quelli che amano la Gold 's la amano in modo assoluto.

Un tizio made in italy è riuscito a conoscere il grande Schwarzy, andate a leggere la sua storia qui.



Una delle opere di architettura contemporanea da visitare è il “binocolo” di GEHRY…il Chiat Day Building del 1985-91 ha visto l’architetto collaborare con Oldenburg e van Bruggen.La particolarità dell’edificio è l’entrsta a forma di binocolo.L’intenzione originaria era di far realizzare l’interno dell’edificio da dieci artisiti, ma alla fine prevalsero due sale per conferenze progettate da Mike Kelly. Scoprire che cosa succede quando un’artista partecipa realmente alla realizzazione di un progetto è servito a Gehry da ispirazione per ulteriori collaborazioni.




Dopo un completo servizio fotografico l’appetito si fa sentire, di star bucks nn ne vogliamo sapere, io ho una fame bestia e cerchiamo un ristorante che ci soddisfi…la scelata cade su un mexican restaurant…Il posto è carino e tranquillo, mangiamo vicino alla vetrina, ma la vetrina nn cè, è tutto apetro, cè solo un muretto e fa molto estivo.I camerieri ci portano dei tacos e salsa per aperitivo, poi si ordina l’impossibile…morale: un bel burrito ricco di carne, fagioli neri , insalata e salsa piccante per il mio fegato che ormai incominciava ad abituarsi all’american style.


Dopo pranzo ci rechiamo verso il Pier( no, nn è Truciolo detto alla milanese), il molo di Santa Monica…tutto in legno, che arriva fino al mare e attraversa la spiaggia. Trovo una bancarella che vende souvenir tipici californiani e io nn resisto e mi porto a casa una mini tavola da Surf…per 8 dolllari…nn ho nenake trattato, era troppo bella e il prezzo mi sembrava accettabile…arriviamo fino in fondo al molo, lì troviamo un chiosco che vende anche i fottutissimi stamps per lae cartoline….era da un po’ che io e dag scleravamo per trovarli…costano un dollaro l’uno, e li vendono in una macchinetta particolare…appoggi i quarti di dollaro nelle fessure, poi titri una manovella che si ciuccia i soldi e rilascianola ti dà indietro i francobolli, che sono protetti all’interno di un cartoncino spesso.Al banco cè un bambino che vuole comprare un gelato, alto almeno 50 cm, ehmm volevo dire 127 inches, passa un’omone che gli dà uno scappellotto sul capo e il bimbo con toni da macho sentenzia: "HEY MAN!”, ma grandissimo…questa frase è abbastanza tipica tra i californiani, la dici come per dire:” ehi, ma che stai facendo”!!!


Dopo aver ammirato il panorama, davanti a noi abbiamo l’oceano Pacifico, tornando indietro ci imbattiamo in un set dove stanno girando uno spot pubblicitario…

e anche un’altra cosuccia…torviamo un gioco veramente carino( sul Pier era pieno di sale giochi), cè una vasca piena d’acqua con sei navi, inserisci un dollaro e con il timone e una leva puoi comandare una delle navi per un tempo limitato…allla fine si rivela una ca**ata...perché le navi sono lente e nn riesci a cappottarle…



Ci facciamo la strada del ritorno nn più camminando per il lungo mare, ma direttamente sulla spiaggia…vicino corre una corsi di asfalto adibita agli skaters, ai pattinatori, alle bici e altri mezzi strani come tricicli per grandi che puoi trovare solo in California….
Il sole sta per calare e Dag si diletta a scattare delle belle foto immortalando anche le torrete tipiche di Bay Watch…



È ora di andare a prendere Truciolo che esce dal lavoro…
Decidiamo di cenare vicino al suo studio…cè un grande centro commerciale e lo studio si trova sul tetto piano del complesso, la prima volta cè stato difficile trovarlo ( ma anke Truciolo ha avuto dei problemi )…
Mangiamo in un locale particolare, sembra di mangiare vegetariano…siamo solo noi…io ho dei problemi con la tipa dietro al bancone, nel senso che nn riesco a capire e neanke a sentire ciò che dice…parla pianissimo e in più cè un a musica latino americana melodica smielata a palla…nn ce la faccio proprio…parlava in un messicano – americano…zero…nn c’era comunicazione tra me e lei…vabbè, grazie all’interventi di Truciolo riesco a portarmi al atavolo la mia insalata ( vi ricordate il portachiavi della chiave per la porta del bagno? Era enorme).
La serata la passiamo su SUNSET BOULEVARD!!

alla prossima!

15 November 2005

RIPPLES a BIELLA, made by Toyo Ito.

_Passeggiando per la città.


Via Italia, Biella. Domenica pomeriggio passeggiando con la mia dolce metà, trovo qualcosa che mi sà di "già visto"....faceva freddo, una cioccolata calda in una pasticceria del centro e un sacchetto di castagne ci avevano appena riscaldati....quando, arrivando alla vetrina del negozio di design di Biella , mi esalto a manico vedendo la panca Ripples progettata da Toyo Ito....noooooo!!! la voglio!!!!


_alcuni dati tecnici:
Struttura in massello multistrato di 5 differenti legni: noce, mogano, ciliegio, rovere, faggio. Prodotta in 300 esemplari numerati. Dimensioni: cm 200 x 50 x 40 H Profondità: 50 cm

ho scoperto così un' ottima azienda di design italiano, che ha collaborato con Ito....nel sito della HORM trovate anche le foto della laurea ad honorem che hanno dato al maestro a Pescara....nn si era capito che mi piace Ito vero??