26 October 2005

Renzo Piano a Roma_parco della musica.

MAchecefrega.....



E dopo la conferenza di Toyo Ito, visto che eravamo vicini, che fare? Tutti a visitare l'auditorium dell'architetto genovese, che realizza progetti in tutto il mondo e qualche volta anche nel bel paese. Provate a visitare il sito del RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP per provare a contare le opere realizzate e in fase di progetto....ok, io e Melo prendiamo la macchina, gli altri a piedi, nn perchè siamo sfaticati, ma era solo per avvicinare l'auto all'auditorium( seee...). Ci ritroviamo nel bel mezzo di una conferenza della FIAP, federazione italiana agenti immobilari professionisti...la conferenza è appena finita anche lì e noi allora da buon intenditori cerchiamo di intrufolarci...tanto chi te controlla??? aspè....parte il buon vecchio Massi, si intorta una segretaria e poi a seguire un usciere che sembra appena uscito dai film di Sordi, ma ci mandano dall'altra parte...lì ci riproviamo...ma veniamo fermati da baldi giovani che nn ne vogliono sapere del nostro:" siamo studenti di architettura, vorremo vedere l'interno dell'auditorium"....ci rimbalzano alla fine ad un bancone con una tipa che ci dice che nn si può entrare perchè stavano per iniziare le prove dello spettacolo...vabbè...proprio ora...manco li fanno uscire gli altri che cè a ruota un'intera orchestra che freme???? mah..."Ragazzi, se vi interessa cè il museo archeologico sualla casa romana trovata durante il cantiere dell'auditorium"....si...a noi frega un ***zo...però la tipa e gentile e ci andiamo...

A Roma si sa, scavi qualche metro e trovi resti romani...così è stato per questo progetto...è stata rinvenuta una villa romana del VI secolo a.c., da lì si è deciso di modificare il progetto iniziale, aumentando l'angolo tra gli assi delle tre sale concerto, per icludere il museo che ospita le rovine trovate sul cantiere. ah si...il progetto di Renzo Piano è costituito da tre sale che hanno una loro caratteristica propria. Queste casse armoniche sono strutturalmente separate per favorire l'isolamento acustico...sembrano tre grandi mouse, o calabroni egizi staccati dal terreno...L'auditorium è un intervento urbano complesso, ma ricco e intenso, tramite il quale si è realizzata una città della musica a Roma....è bello si...ma se nn riusciamo a entrare ci perdiamo il meglio....cavolo....Quest'estate ho visitato quello di Ghery, e mi sarebbe piaciuto vedere questo di Piano e determinare il vincitore tra i due....Vabbè...Non potendolo apprezzare appieno, proseguiamo per una salita che porta dietro ai tre calabroni...Saliamo su per le scale antincendio e qui possiamo fotografare il dettaglio della struttura in legno lamellare del guscio esterno, chiamata "ricciolo". Dietro all'auditorium vi è un parchetto, molto carino , forse perchè nuovo, dove i bambini del quartiere possono giocare tranquilli lontani dal traffico e immersi nel verde...io e ele ci riposiamo un attimo su una panchina, mentre massi tenta di lavarci con l'acqua della fontanella...

Una struttura del genere non poteva essere costruita nel denso centro storico di Roma. Il luogo scelto per l'edificazione dell'auditorium è situato nella leggera pianura che si estende tra le rive del Tevere e la collina dei Parioli, tra il villaggio olimpico ( no Pier, nn il tuo a Torino) costruito per i giochi del 1960 e il Palazzetto dello Sport e lo Stadio Flaminio progettati da Pier Luigi NERVI. Il sito così decentrato presenta il vantaggio di poter accogliere e gestire con facilità un grande afflusso di pubblico ( grazie alle vicine infrastrutture preesistenti), ma anche quello di occupare uno spazio che ha rappresenatto per lungo tempo una sorta di frattura artificiale, un "buco" nel tessuto cittadino. La città della musica diventa così un nuovo elemento urbano, con un parco di 30000 mq dove sono stati piantati 400 alberi. Piano lavora spesso interagendo con la natura del sito e il dettaglio e la leggerezza fanno di lui il nostro orgoglio nazionale. Provate a guardare le opere di Piano, oltre al maniacale studio dell'esecutivo, del particolare studiato fino al bullone, le sue architetture sono leggere, i piani si staccano l'uno dall'altro e acquistano un nuovo elemento, l'aria insieme alla luce diventano materiale.

Se volete visitarlo: fermata della metro in piazza del Popolo, poi bus direzione Via Guido Reni.

L'unica cosa che ci rimane da fare sono le foto ricordo sulle gradonate. Stavolta nn siamo riusciti ad entrare, in compenso ci siamo scofanati l'impossibile al ristorante dell'auditorium, torta sucker compresa, che era dai tempi di Vienna che nn la magnavo...Gnammm!!!

all photos MADE by CARMELO_

1 commenti:

Anonymous said...

max ha detto...
"..ad ogni spazio la sua arte,
ad ogni arte la sua libertà..!"
_seccessione viennese_

raga, qui si lotta contro la moratti..roma sembra in guerra...sono giorni de foco.
a presto

m_ade