29 September 2005

Vecchie conoscenze in rete!!!!

guardate un pò chi ho trovato???

http://www.massimodecarolis.it/LA/dave03.jpg

La prima a sinistra è una nostra conoscente dell'IIC!!!!!!
la migliore amica di Adam!!!!

e a questo sito, altri made in italy invadono l'IIC pima di noi:

http://www.massimodecarolis.it/LA/

Space invaders!!!

Ehi ragazzi, guardate che matti che sono questi!!!
vanno in giro per il mondo ed attaccano stickers di space invaders!!!
ovunque!!! anche a LOS ANGELES!!!!


la mappa degli stickers a LOS ANGELES potete trovarla su:

http://www.space-invaders.com/map_la.html

26 September 2005

L'uomo dagli occhi di GHIACCIOlo.

Prologo: da buoni made in italy che siamo cosa possiamo fare per farci riconoscere??? Arrivare in ritardo ad un appuntamento fissato con nientepopodimenoche : Eric Owen Moss, l’architetto di Culver city in Los Angeles.
Il ritardo accumulato sulla Santa Monica ( la 10) è però servito a qualcosa, infatti l’appuntamento con Moss viene spostato alle 15 e ci viene offerto un tour guidato nei meandri della Sci_arc. Ok, parcheggiamo davanti allla facoltà ( finalmente un park gratuito) ed entriamo dentro questo edificio che assomiglia un pò ai Docks Dora di Torino, una stecca lunga a 2 piani, con le aule, i laboratori modelli e gli spazi adibiti alle mostre e alle revisioni dei progetti al piano terra, la biblioteca, gli uffici amministrativi, i lab. Informatici e sala Plotter al piano primo.
Siamo emozionati, dall’Italia abbiamo avuti i contatti con quelli della sci_arc solo via mail, solo Truciolo conosceva già tutti trovandosi già in California da un po’…è infatti grazie a lui che siamo riusciti a portare la nostra mostra Art/Architecture lì e a strappare un’intervista a Moss.
Il contatto via mail era *endy, la responsabile eventi, che si presenta a noi in tutto il suo splendore! E meno male che era carina e brava, perché noi dall’italia speravamo proprio che fosse così…. *endy è un a giovane fanciulla che sembra esser l’incarnazione della sua omonima del racconto di Peter Pan, occhi azzurri e capelli chiari, si veste con colori abbinati e accessori ricercati, con i tatuaggi nei punti giusti ( nel senso che sono piccoli e graziosi) ecc ecc…praticamente uno zuccherino. Ha un carattere molto dolce ma allo stesso tempo professionale, il contrario della Lindsley, la segretaria/collaboratrice di Moss, ragazzona alta e bionda e un pò meno simpatica, sembra una tedesca. Con *endy i toni sono subito scherzosi, meno male, perché dall’italia nei giorni antecedenti alla partenza ci sono stai dei disguidi con le mail, lei era un po’ arrabbiata e Truciolo a sua volta disperato.
Ok, siamo pronti per il tour della sci_arc, la nostra guida sarà *ynona, ragazzotta asiatica e molto interessata al fatto che siamo arrivati dall’italia a visitare la loro facoltà. Ci dice subito che siamo nel periodo in cui gli studenti sono in vacanza, infatti la situazione è molto tranquilla...vacanza si fa per dire, perché gli studenti della sci_arc vanno a scuola tutto l’anno, anche d’estate, pechè pagano un fracco di soldi, 19000 USD solo per l’iscrizione, a cui poi bisogna sommare il vitto e il dormire, i trasporti, i libri, i materiali per i modelli, il portatile, i libri…insomma la guida dello studente ( come la nostra del Poli ma più cool) stima un cifra che si aggira ai 40000 USD l’anno…Allora è vero, come vediamo nei film, che i genitori americani mettono i soldi da parte per gli studi universitari dei figli fin da quando sono piccoli…pazzesco!!! Troviamo degli studenti che lavorano ad alcuni plastici, alle loro scrivanie….tutti che modellano con dedizione spesso fino a tardi notte e quindi in molti si sono ricavati degli spazi dormitorio vicino alla propria scrivania ( letti a castello e divani). Alcuni stanno facendo revisione con un docente su degli studi di superfici tridimensionali fatti con fogli di schiuma flessibile e tagliati al laser. Praticamente da uno studio geometrico molto semplice il tutto viene elaborato con pieghe e deformazioni e poi riprodotto in serie di evoluzioni, il tutto per la RICERCA di nuove forme spaziali da indagare. I fogli hanno dei colori molto sgargianti e riusciamo a rubarne un pezzettino per ricordo ( ne compreremo poi un pò di sheet al depot della facoltà, il negozio che vende materiali per plastici più rifornito che io abbia mai visto). I ragazzi sono molto tranquilloni, sono cordiali e rispondono alle nostre domande. Girano con skate e monopattini per andare da un capo all’altro della facoltà. *ynona ci porta al laboratorio dove si lavorano il legno e i metalli e facciamo la conoscenza delle macchine con tecnologia CNC. L’ho sempre e solo vista sui libricini di architettura, questa meravigliosa macchina adibita al taglio di superfici usata per i plastici architettonici e per i prototipi di design. Loro ne hanno due: una a tre assi di taglio e una 3-d printing station che scolpisce le superfici di solidi di vari materiali: legno, plastica, alluminio, tramite file CAD E CAM. Nel laboratorio vediamo in azione anche un bed laser cutter, che sta tagliando i fogli di schiuma di cui parlavo prima, producendo tante piccole cornicette che poi gli studenti piegheranno per creare dalla superfici i volumi. Cavolo, questi studenti nn saranno solo degli architetti, ma anche falegnami, saldatori…..Come diceva un grande che ho conosciuto a Parigi ( Truciolo, Vito e Sandro voi sapete di chi sto parlando ) : un’architetto prima di disegnare deve toccare con mano il materiale, e capire le sue caratteristiche, il peso , quanto porta…solo dopo si può mettere a disegnare un dettaglio come si deve!!! Il giro finisce in biblioteca, molto fornita ( hanno le nostre riviste di architettura italiane), ma qui gli tiriamo gli schiaffi, la nosta del Vale è molto più ricca di testi.
Ok, dopo aver scattato un migliaio di foto e aver filmato il tutto siamo pronti per l’incontro con Moss….o quasi…azz abbiamo dimenticato il laptop in macchina…ci serve per il filmato dei modelli da mostrare….scappiamo io e Pier e lasciamo Apo con Dag a fare la conoscenza con Moss. Entriamo nella stanza adibita alle riunioni dei docenti, un grande tavolo in mezzo alla stanza, le bottigliette d’acqua sopra e Moss che ci guarda con i suoi occhi azzurri di ghiaccio.* endy di fronte a lui a prendere appunti, dag a fare le foto, io posiziono la videocamera e Apo e Truciolo pronti all’attacco….Risultato? 1 a 0 per Moss, nn vale giocava in casa!!!!
Moss infatti chiede ad Apo di illustrare la sua ricerca, o metodo di progettazione come lo si vuole chiamare, ma nn riusciamo a convincerlo …o meglio, fa delle critiche sensate e precise…finalmente, dopo tutti questi anni di mostre in giro per il mondo troviamo un mega architetto famoso che ci fa il *ulo…..critica il fatto che si assumi come pianta un quadro costruttivita e se ne realizzi una versione tridimensionale…ci chiede il perché proprio una pianta? Perché nn una sezione? un prospetto? E con quale criterio si estrudano i colori del quadro? E perché si associa un linguaggio architettonico ad un dipinto piuttosto che un altro? Che bello…finalmente ci divertiamo…dobbiamo dimostrare che nn siamo dei fanfaroni… Allora partiamo con la storia delle sensazioni, che un’architettura deve suscitare delle emozioni e rimanere nel ricordo del visitatore…uno studente sente che quel quadro è associata ad un linguaggio architettonico di un certo tipo……di giocare con i colori come tridimensionalizzazione, di creare degli spazi reali tramite una visione prima bidimensionale, e poi treddì. Della necessità di realizzare nn solo visioni rendering ma anche plastici reali per capire lo spazio , dell’associare i formalismi e i cromatismi dl quadro ad un linguaggio architettonico contemporaneo…..insomma, riusciamo a convincere Moss, la MOSTRA SI FA!!!!!!! Siamo alla SCI_arc!!!!!
Riprendiamo la 10 per tornare in albergo, iniziano delle discussioni costruttive sul metodo di progettazione quadro/edificio. Anche io trovo che nn sia così adatto sempre, ma stiamo parlando di un metodo insegnato ai ragazzi del primo anno della facoltà di architettura ITALIANA…..è Già MOLTISSIMO arrivare alla fine dell’anno e consegnare un 100 del progetto, un plastico, rendering, fotoinserimento e dettaglio al 20 della facciata….loro, gli studenti dell sci_arc al primo anno modelleranno già con Maya in quattro dimensioni ( con il vettore tempo come quarta dim) e realizzeranno i primi plastici con dettaglio 1:1, ma azzarola, pagano una retta devastante e hanno i migliori professori sul mercato che ti seguono ogni giorno e ti fanno studiare delle figate, altro che i nostri corsi paccosi con laboratori che nn sto nemmeno qua a citare…..
Cmq arriviamo finalmente nel nostro nuovo albergo, e scopriamo che nn abbiamo una semplice room for four, ma un appartamento tutto per noi!!! Con cucina, salotto, bagno e camere da letto e vista su piscina….it’s so cool…pensate che una sera ci siamo addormentati senza lavare i piatti, e la mattina seguente qualche adetto alle pulizie ce li ha lavati!!! Scopriremo poi che tutto ciò aveva un prezzo…..una settimana al Century Club sulla Wilshire=1200 USD…..sti cazzi!!!!

20 September 2005

12_08 Istituto Italiano di Cultura




ovvero l'1023 Hilgard Avenue in Los Angeles, CA 90024

Prima mattina in terra straniera… Apo è il primo a svegliarsi ( d’ora in poi sarà sempre così, io da pigro che sono sarò sempre l’ultimo) affacciandomi dalla finestra noto che nn è cambiato molto dalla mattina precedente a Torino, cioè tempo di *erda. Scendiamo a fare colazione, la saletta dell’*oliday *nn Express è accogliente, tv che trasmette notizie su Katrina alla CNN e poche persone a far colazione…per forza sono le sette e mezza….La colazione a base di corn flakes, muffin , orange juice, apple juice, e dolcetti vari ha un minimo comune multiplo: IL GUSTO DI CANNELLA….. da me il primo giorno odiato, ma poi pian piano mi ci sono abituato e oggi ne sento la mancanza…Gli americani infatti nn hanno lo zucchero, o meglio, pensano che quello che hanno nelle bustine super dietetico sia zucchero…ma nn è così…però di cannella ne hanno in abbondanza… morale: è su tutto ciò che sia dolce. Ok, pronti per partire e incrociamo le dita per trovare un buco, nn scherzo, per esporre la mostra… FLASHBACK ( adoro Pulp Fiction di Tarantino, il maestro del montaggio)
Per chi nn lo sapesse siamo partiti l’11 di agosto per un viaggio spedizione per far conoscere la ricerca Metemorphoses: art/ architecture anche agli americani…dopo i milanesi, i veneziani, gli ungheresi, i russi, e i francesi toccava anche a loro no??? I nostri buoni propositi ( che pazzi) era quello di arrivare in California ed esporre alla Sci_arc, la Southern California Institute:

http://www.sciarc.edu/v5/about/


fantomatica facoltà di Architettura californiana che sforna gente come Xefirotarch, Greg Lynn e Thom Mayne; ogni anno alla modica cifra di 19000 euro. A due giorni dalla partenza il super preside della facoltà ( tale E.O.Moss) ci manda di casa, tipica esclamazione dialettale pronunciata in nord-italia per dire che il buttafuori nn ti ha fatto entrare in discoteca pechè il tuo abbigliamento nn è Armani o Cavalli o chicchesia … In poche parole Moss ci dice via mail che i lavori da esporre nn sono adatti ad essere presentati nella sua facoltà se nn dopo un colloquio-scontro faccia a faccia con il sostenitore della teoria: quadro tridimensionalizzato=architettura contemporanea (Apo). O meglio, chi ci informa di tutto ciò è Wendy, la responsabile delle esposizioni alla sci_arc, che fa le veci di Moss….( ma presto la conoscerete). Quindi da buoni italiani cosa facciamo? Ci creiamo un cuscinetto da un’altra parte, cioè prima di partire ( un giorno prima) martelliamo di mail e telefonate l’unico appiglio possibile per fare una mostra…. l’IIC, l’istituto italiano di cultura… L’unica a risponderci è la dott.ssa *elli da S.Francisco, che ci rimbalza all’iic di Los Angeles….

http://www.iicusa.org/content/view/12/41/

E così ci ritroviamo davanti all’ edificio dell’IIC, puntuali alle nove, orario di apertura, di epoca razionalista, intonacato bianco, progettato da un allievo di richard neutra, tale Robert E. Alexander, appartenuto un tempo alla vicinissima UCLA, per poi essere acquistato dallo stato italiano per la modica cifra di ***** nel 1995.



Entriamo pian piano e ci accoglie la Carla ( notare l’articolo determinativo prima del nome, tipico del dialetto fiorentino, ma questo verrà spiegato più avanti, quando vi presenterò Adam). La Carla, una donna molto gentile e dolce, bionda, molto elegante, che fa jogging e ha parcheggiata in garage una bmw z4 color verde militare e decappottabile, laureata in storia dell’arte a Philadelpia, ha i suoi tempi…cioè che ci voleva un pò per carburare, capisce chi siamo prima ancora di parlare e ci saluta con un italianissimo :”Buongiorno”, azz ma si vede così tanto che siamo made in italy??? Poche parole e ci chiama la donna che ha risolto nn pochi dei nostri problemi: Lilian ***mieri, la direttrice amministrativa dell’istituto. Arriva dal piano superiore e dopo i saluti ci fa visitare il complesso… poi una volta accomodati nel suo ufficio le mostriamo il catalogo della mostra ( se lo volete comprare:

http://www.arcadata.com/WEB/IT/TALENTI/libro.jsp?idTal=143;

me ne sbatto faccio pubblicità tanto noi nn ci guadaniamo un’emerita fava) e ci fa capire che la mostra si può fare, solo dopo però il consenso della MEGADIRETTRICE ( alla fantozzi) Francesca ***ente, una donna che conosce mezzo mondo e ci è pure stata…con foto in compagnia di Benigni, Umberto Eco e molti altri vip in studio…. che ti manda a stendere per pochissimo ma che sa essere buona come il pane al momento giusto…. ce la presenta e ci accoglie con un: "ecco, finalmente conosco i miei mal di testa”!!! La Valente impareremo a conoscerla di lì a poco, come tutte le altre donne dell’IIC, ah si è vero, nn l’ho ancora detto…l’istituto è popolato di sole donne, con tutti i pro e i contro che ne concerne... Lei una donna vissuta, arrivata da poco all’istituto ma che già vuole rivoluzionare con le sue iniziative, che ci porterà in posti che da soli sarebbero stati per noi irraggiungibili e che ci farà conoscere persone Very Important…Ha un marito di nome Franco che insegna lettere a Toronto e vive con il loro figliulo Francesco che studia Architettura al 2° anno…tutti e due hanno in comune le gote rigorosamente rosse, da muntagnin…Cmq la ERDIRECTOR ( così l’ha battezzata Dag) farà staccare le opere di Mattiacci: allestite nel salone italia, per far posto alla nostra mostra…mah, one moment, please! E ora che *zzo facciamo? La si fa qui o alla sci_arc, dove avremmo avuto un ‘appuntamento/intervista con moss nel pomeriggio e che in quella sede avrebbe deciso il da farsi sulla mostra???? Allora Apo da astuto stratega fa la mossa del :"mo gli dico che esponiamo alla sci_arc e ce la tiriamo”…..cmq funziona e la direttrice ci dà un margine di tempo di un giorno per allestire la mostra da lei, sci-arc o no… Quindi come fare??? intanto Lilian con il suo perfetto inglese ( vive a los angeles da dieci anni, ha il marito ginecologo, uno dei migliori della city, e due bambini) disdice la camera fumatori a Silver Lake e ci prenota un mini appartamento ( dice lei) in un hotel dove loro dell’istituto mandano i loro ospiti ( tra i quali adesso si aggiunge Tobia Scarpa, in mostra dopo di noi) , che si trova a due passi dall’istituto, sulla wilshire, l’arteria stradale che attraversa Los Angeles da est a ovest, dal mare di Venice beach ai sobborghi della downtown , dalla ricchezza alla povertà, a simboleggiare il famoso gradiente socio-culturale di cui tanto parlano i sociologi….Io e Apo allora fuggiamo verso il nostro vecchio hotel entro le 12, perché se no avremmo dovuto pagare un’altra notte e via telefono nn riusciamo a contattare la reception….( da lì in poi useremo gli sms, gli unici penso a Los Angeles, perché in America gli sms nn li usa nessuno, tutti sono al telefono mentre si guida, e se tu mi chiami pago anche io…alla faccia…ah, si…cè solo una compagnia telefonica da scegliere: la Cingular). Intanto Dag rimane in istituto, nella sala/teatro/ proiezioni a mettere in ordine il marasma di fili che abbiamo trovato e a provare il video che abbiamo preparato in Italia per la mostra ( very cool, la musica di sottofondo era Enya, mentre per il filmato dei modellini abbiamo scelto la colonna sonora degli Animatrix)(riapro la parentesi, ooops, quale filmato dei modellini???ma quelli dell’ormai famoso ed estinto corso Teorie della ricerca architettonica contemporanea di P.****freda e assistente APO, come cita il portfolio di Truciolo, beh questo filmato farà molta strada e alla fine del viaggio arriverà e resterà in uno studio di architettura importantissimo e moooolto famoso….ih ih ih …). Ok, arriviamo in albergo, trasciniamo le valigie che pesano un 30 kg l’una, check out della stanza e ritornamo all’iic a prendere dag….ok, e ora? Ma dall’altra parte della città, zona downtown alla ricerca della sci_arc…appuntamento alle 14, ma come si pretende di oltrepassare la città prendendo la 10 ( Santa Monca) in orario di punta??? Risultato, arriviamo in mega ritardo, sbagliando pure la strada, infatti nn ci accorgiamo dell’edificio della sci_arc passandoci davanti e vedendo una volante fermare due persone, tra cui una in bicicletta (chi sarà??). Pier mi telefona e ci dice che lo abbiamo appena passato, azz era lui …. Tranqui, con gli sbirri nn c’entrava niente, aspettava noi e intanto è stato spettatore di un arresto in piena regola di un ragazzo di colore abituè a furti nelle auto parcheggiate alla sci_arc.Spezzo in due la giornata perché ho scritto un po’ troppo…

Next episode: eric owen moss “l’uomo dagli occhi di ghiaccio”

19 September 2005

Il modulo I-94 W e altre info in/UTILI


Prima dell’atterraggio in aereo passa un crucco e varie hostess con dei foglietti in mano, uno di colore verde e l'altro bianco....azz, io mi stavo per addormentare in quel momento...In quello bianco sono richieste informazioni di tipo doganale e quello verde serve a richiedere l’esenzione del visto ( I-94W). Si, perchè se sosterete in America per nn oltre 90 giorni nn sarà necessario il visto.
Il modulo è scritto in inglese ( ma chi nn lo conosce come caspita farà???), e va rigorosamente compilato in INGLESE…quindi le date in formato inglese (prima il mese poi il giorno), MALE e non maschio..come sesso ( stavo scrivendo YES) eccetera.
Non scoraggiatevi, ci sono dei video informativi in aereo che spiegano passo dopo passo come compilare il modulo. Peccato che nn si vedeva una mazza , perchè c'era la luce del sole che rifletteva sullo schermo e le cuffie nn funzionavano...vabbè...Prestate quindi molta attenzione e compilate con cura.. fatevi lasciare qualche copia in più…non si sa mai…
Ma vediamo più in dettaglio come ci appare questo modulo I-94W per l’esenzione del visto:
Il fronte contiene tutte le notizie di carattere personale, dati anagrafici, residenza, cittadinanza ecc..ma soprattutto vi viene richiesto l’indirizzo di dove soggiornerete la prima notte negli USA. Allora mi alzo , chiedendo permesso al crucco super biondo, e mi dirigo da Dag a chiedere se lui conoscesse l'indirizzo dell'albergo....invano...secondo me neanke Apo lo sapeva...mi reco da lui e scopro che sonnecchia....Questa voce va assolutamente compilata, se non ne avete una (perché non avete prenotato)….inventate…a muzzo....tanto che ne sanno? ( basta che si a credibile)...se non si compila questa voce non si ottiene l’esenzione…e verrete respinti e addio viaggio negli States ( per la cronaca abbiamo messo Holday Inn Los Angeles....).
Il retro contiene tutta una serie di domande più o meno stupide e insensate..FORSE gli americani cercano di beccare i terroristi così....sono domande che dovrebbero garantire una certa “sicurezza” sulla gente che entra negli Usa….vi verrà chiesto se avete intenzione di compiere atti terroristici, se siete in possesso di esplosivi…persino se siete tossici (dag potevi scrivere la verità no?)….
Rispondete correttamente..se no...Infatti, se siete uno di questi , vi consigliano di presentarvi ad un distretto di polizia appena sbarcati dall'aereo...si come no...
Ecco un' immagine del modulo:


Una volta scesi dall’aereo si passa quindi sotto i rigidi controlli dell’ Immigration Service, dove vi verrà controllato il passaporto, vi verranno poste alcune domande e verrà analizzato il vostro modulo I-94W.


IMPORTANTE: quando siete all' Immigration Service, non dite mai alla polizia che siete disoccupati (se lo siete) o state per cambiare lavoro (se ne avete intenzione); sarete rimpatriati immediatamente. Il tipo era rimasto allibito quando Dag gli risponde: " i'm a designer", come dire..sti cazzi..Ma dag giustamente voleva dire di essere un quasi architetto...partono le risate...

A questo punto si ritirano i propri bagagli e si può procedere verso un altro controllo, meno ferreo…ovvero il controllo doganale (Constumer Service)Dichiarate quello che dovete dichiarare …generalmente nulla…Tranne che i nostri tre pacconi di tavole erano veramnete pesanti..un bel:" there are some boards of architecture drawings for a exposition in Italian Institute of Culture... e l'armadio di colore si esalta e ci lascia passare.....ih ih ih..

Un classico del controllo doganale per noi italiani riguarda il cibo..capita spesso di sentire domande in italo-americano..del tipo: “Italiano ?!? no pasta, no pizza, no mozzarella???”…Il motivo è semplice, sono molto intransigenti sull’importazione e introduzione di prodotti alimentari soprattutto freschi, come formaggi e salumi, frutta e verdura…ma anche di carni, per non parlare di piante e animali, che oltre a portare malattie possono provocare alterazioni dell’ecosistema (avete visto la puntata dei Simpson in cui Homer di ritorno in Australia porta con se un Koala?).

Ah Truciolo, vedi di fare attenzione quando riporti la pianta carnivora a casetta tua, se la porti...


Riguardo a ciò che porterete indietro:
i prodotti tecnologici, sono estremamente convenienti e più avanzati dei nostri, basti pensare alle foto e video camere digitali…per cui se volete comprare qualcosa fatelo puro, ma liberatevi di scatole e confezioni, istruzioni e libretti vari..insomma fatelo sembrare un oggetto vostro e non appena comprato...se mai dovessero aprire la vostra valigia...anche perchè nn te la fanno incelofanare come in Italia... quindi chissà che cosa ci fanno alle nostre povere valigie...

L’acquisto è notevolmente vantaggioso, ma vi pone dei problemi in caso di rottura del vostro apparecchio. La garanzia non vale, e in molti casi troverete difficoltà a riparare i vostri prodotti.

Però noi di conveniente nn ci abbiamo trovato una mazza....sarà che truciolo nn ci ha portato nei posti giusti...e allora di ritorno quando gli amici mi chiedono:" e figata, cosa hai comprato di bello? l'I-POD te lo tirano dietro nevvero?", io li fucilo con lo sguardo!!!!
Si possono liberamente importare negli Stati Uniti senza pagare le tasse doganali i seguenti articoli: effetti personali, 10 pacchetti di sigarette, 50 sigari o 2 kg di tabacco, 1 litro di vino o liquore, macchine fotografiche, binocoli ecc...
E' assolutamente vietato introdurre frutta, piante verdura salumi, mentre gli animali dovranno essere vaccinati da almeno 30 giorni e dotati di certificato di buona salute rilasciato max una settimana prima del viaggio.

Noi abbiamo portato giusto del caffè *avazza, pasta *arilla, dei sughetti e la mitica colla UHU( e qui si che faccio pubblicità) per i modellini; il tutto per il nostro amico amerikano che ci aspettava...

Ecco una mappa dei terminal:

LOS ANGELES DALL'AEREO

Spero che queste info vi siano utili per un futuro viaggio negli States!!! e se avete domande... sono a vostra disp.

Stay Tuned

alcuni link utili:

http://guide.supereva.com/usa/interventi/2001/11/80631.shtml

http://www.usembassy.it/

http://www.lawa.org/welcomeLAWA.html

18 September 2005

11_08 at the beginning, WE WAS UNLUCKY!!!

Inizia tutto con una sveglia alle sette precise, un sottofondo di musica classica dal telefonino nuovo di pacco di Dag ci sveglia…siamo a casa sua, la sera prima siamo usciti a cena con Apo e Massimiliano che per l’occasione è venuto a trovarci prima della partenza. La cena sotto casa di Dag in pizzeria con massi che dà il meglio di sé e ci racconta cosa impara nello studio *uksas …
Colazione veloce e poi via giù di fretta a prendere il 10.
scendiamo e cosa fa Torino? Come al solito ci saluta nel modo migliore che sa fare, cioè con una fottuta pioggerellina che dà solo fastidio….vabbè
in aeroporto a Caselle ci arriviamo con il pulmann autostradale, ci si arriva puntuali e becchiamo Apo già a fare la coda al check-in……con lui cè Vito, super abbronzato perché appena di ritorno dalle Baleari, che lo ha accompagnato e caricato le tavole….ah…si le tavole, Marco, il tipo dell’agenzia il giramondo ci aveva assicurato che il peso massimo a persona permesso fosse di 68 kg, noi increduli a ciò ma fiduciosi constatiamo che la dritta è ok, dopo che la signorina pesa il tutto e fa passare senza problemi…ok, abbiamo ancora un po’ di tempo, si va a colazione, video messaggio di saluto di Vito per Pier con il bat-telefono, visita alla restroom e imbarco.
il volo è sempre una botta dopo un po’ che nn lo pratichi, io era da almeno 3 anni che ero a secco. Lufthansa dà ai passeggeri salatini e bibita e giornali italiani free….
a Francoforte i controlli sono molto estenuanti, il crucco al primo step mi fa notare che nn ho firmato il passaporto, lo faccio e aufidersenn, secondo step perquisa seria con passaggio a raggi x del bagaglio a mano e perquisa personale a braccia a T come in tv…terzo step, rillasarsi prima del volo nel duty free, intanto vediamo la bestia di aereo che ci porterà nel nuovo continente… è veramente grande tanto da caricarci due lamborghini murcielago (nel senso che ne hanno caricate 2 per qualche riccone americano)….
saliamo su e ci sediamo in posti separati perché i biglietti li abbiamo presi per culo con il last del last minutes che più nn si può…. io e dag nello stesso scomparto, apo quello dopo
ma parliamo dei miei vicini di posto…alla mia destra un germano doc iperattivo biondo occhi azzurri palestrato con lap- top con cui edita delle tabelle in excel, io ci sbircio e vedo che ha colleghi o clienti italiani, e ascolta musica con il pi-pod, il piccolino della apple…mi presta la penna al momento della richiesta di esenzione del visto..il famoso modulo I-94W…e matematicamente lo sbaglio 2 volte e ne chiedo diverse copie all’hostess..
il secondo vicino, io ero seduto in mezzo, un signore indiano vestito elegante, è il vicino ideale, una mummia…. cioè che per 10 ore di volo nn si è alzato una volta, nn ha detto una parola e ha dormito tutto il tempo...
il viaggio sembra una gita in pulman, appena si spengono gli avvisi di obbligo di cintura, la gente si alza e fa caciara…. quella davanti a me in piedi sui sedili, gente che ordina yegermaster (nn so se si scrive così) e ogni tipo di superalcolico… intanto apo rimane incastrato nella corsia centrale e io nn lo vedo alzarsi mai…. passano due film , un super pacco con jennifer lopez e uno più simpatico, ROBOTS, in computer grafica, rigorosamente in inglese o sul secondo canale audio in tedesco..
entriamo in america , dall’ aereo LA ci sembra subito calda e desertica, colori e spazi dilatati creano questo primo impatto…. al check out veniamo schedati nel vero senso della parola, impronte digitali e foto via web-cam… ci chiedono il perché del nostro soggiorno e noi ce la caviamo in fretta con la storia della mostra e che siamo architetti…
secondo step da programma è l’affitto dell’auto, già prenotata dall’italia, ma al momento del ritiro dell’auto tramite codice di prenotazione il suddetto nn viene trovato nel trasparente ( è il quaderno con fogli trasparenti in cui inseriremo tutte le ricevute per Mezza**ma, il boss del poli che deciderà se darci i fondi o no al nostro ritorno)... ok, il tipo della hertz nn capisco da dove provenga, sarà idiano e buddista perché ha una pazienza… resiste agli scleri di Apo che nn tova il codice e insiste nel dire che ne ha prenotata una a mille euro… Apo la vuole bianca perché così si riscalda di meno se parcheggiata al sole… scopriremo poi che il bianco lo voleva perché gli ricordava il viaggio fatto con la ex-moglie…scopriamo poi che solo dag ed Apo possono guidare, io nn posso perché nn ho ancora compiuto i 25 anni… da lì in poi assolverò la funzione di co-pilota e mappista… nel senso che indicherò la strada da percorrere al guidatore per raggiungere i vari luoghi e architetture e hotel eccetra
cmq andiamo al parcheggio a ritirare una toyota corolla nera fiammante facciamo un giro per silver lake alla ricerca dell’albergo che poi troviamo sulla strada, un vero e proprio motel, con una camera fumatori invece di non fumatori, quindi un odore estenuante a cui Apo nn resiste….
Arrivati davanti all’holday-inn express Apo scende per andare a fare il check –in e sento qualcuno canticchiare la canzone del padrino…ma chi sarà mai quello zimmaro? Ma è PIER, PROPRIO LUI IN PERSONA, che è venuto puntuale ad accoglierci grazie alle informazioni che gli ho dato via mail….che mago….arriva in bicicletta e con gli adesivi catarifrangenti legati ai pantaloni per nn farsi stirare…. e ha sempre più capelli di prima….
sbaracchiamo i bagagli in camera e via verso la Wilshire, il primo approccio con la via principale della città che impareremo a conoscere come le proprie tasche….Pier ci porta ad un ristorante cinese a mangiare pollo fritto e a bere acqua ghiacciata..il morale è alto, anche perché Pier ci carica per l’incontro del giorno dopo con MOSS …..
io intanto ho sempre più sonno, riaccompagniamo Apo in albergo a dormire… e noi alla san Francisco valley, a sy***r, dove abita truciolo…lui intanto durante il viaggio mi spiega la strada sulla cartina..ma io dormo con gli occhi apertiii…risultato??? Al ritorno senza pier ci ritroviamo in mezzo ad un bosco sperduti dall’altra parte della città e con il mio stomaco che crea dei problemi tecnici….allora?? calma e sangue freddo e capiamo dove siamo sulla cartina e troviamo la strada dell’hotel per nostra fortuna…….
Come primo giorno nn cè male_ first impact.


P.S.
A presto le foto della spedizione.... tutte made by DAG!!!
COMING SOON!!!!

15 September 2005

hello i'm davide

eccomi!!!!
meglio il mio faccione o quello di robin?


my first blog



GOOD MOOOOORNING VIETNAM!!!!

no scherzo, ma volevo esprimere l'enfasi nel salutare tutti voi come fece robin williams nel film!!!!


ok, nn so ancora a cosa servirà questo blog...anzi..adesso che ci penso....potrei postare il diario del viaggio in california e rendervi partecipi dell'emozionante esperienza vissuta nella west coast!!!!!

ma si dai...nn voglio fare concorrenza a Pier (
http://lamerikandiary.blogspot.com) che sta scrivendo il suo diario a nove ore di fuso orario dall'italia , anche perchè il nostro viaggio si è concluso il 4 di settembre...
penso che sia un modo divertente di comunicare ciò che abbiamo visto e fatto ( MADE MADE MADE) , anche perchè io nn riesco mai a raccontare nulla di me, sn troppo timido ( leggi pirla)...alla domanda: " figooo, sei stato in california??? dai racconta!!!"; io rispondo: "ehh...tante cose belle...." e poi premo off...
quindi ho pensato che sia meglio buttare giù due righe....

::::a presto::::
intanto faccio delle prove tecniche e allego delle immagini...



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