28 November 2005

17_08 Veni, Vidi, Venice.


E' da un pò che nn postavo qualcosa...causa chiusura di un concorso internazionale... colgo l'occasione per salutare i miei compagni THAI che mi hanno pazientemente sopportato...DAG (nickname temporaneo: Bollito) e Gio (nick: GiòGiò)...ciao belli, alla prossima!!!!
In questa puntata allego più foto del solito, un pò per riscaldarci da questo maledetto (Maudit?) freddo torinese e un pò per invidia verso Truciolo che se la sta spassando in spiaggia a Venice e ci posta le foto...eh eh eh...tanto quando arrivi qui il freddo te lo becchi anke te!!!
_Sognando la California.




Alle nove in punto siamo davanti all’IIC, ci apre Carla che arriva poco dopo di noi, con la sua bmw z4 color verde militare decappottabile.
Dopo i saluti siamo già al lavoro, la mostra deve essere pronta prima di partire alla volta di S.Francisco. Ad un certo punto, erano le 11 Am , Apo ha un’illuminazione: "Che bella luce che cè oggi!no, nn possiamo rimanere tutto il giorno qui dentro, andiamo al mare” e così, tutti in macchina verso VENICE BEACH!!!


Venice è un distretto della parte Ovest del municipio di Los Angeles. E' conosciuto per la spiaggia (Venice Beach) ed i canali (da cui il nome), ma anche per l'aspetto 'bohemien' della sua area residenziale e per la folkloristica passeggiata lungomare (Ocean Front Walk).

Venice fu fondata da Abbot Kinney nel 1905 sul modello rinascimentale della città di Venezia (canali, gondole e gondolieri annessi) con l'idea che diventasse un importante centro di turismo e divertimento cosa che fu un realtà sino agli anni 20. La scoperta del petrolio con il conseguente inquinamento dei canali per lo più asfaltati e trasformati in strade ed un pauroso incendio che distrusse completamente il molo e le sue installazioni segnarono l'inizio del declino del distretto. Solo negli anni 80 l'amministrazione losangelina ha intrapreso una politica di recupero della zona, che da quartiere 'hippie' e degradato della metropoli si è oggi (2005) trasformato in un luogo di residenza ambitissimo.

Venice è per lo più costituita da villette in legno o case base delle forme più varie e variegatamente colorate se non decorate con veri e propri murales; tra gli edifici più originali c'è il museo a forma di cannocchiale costruito da Frank Gehry.

Venice Beach è una delle mete più turistiche dell'intera area di Los Angeles, per via delle vie ciclabili e pedonali che costeggiano il mare, popolate da una comunità eterogenea dove si mescolano giocatori di hockey a rotelle , bellezze statuarie sui pattini, artisti di strada e seguaci di filosofie orientali che al tramonto meditano di frontre al sole calante. Famosa è la palestra aperta sulla spiaggia dove far sfoggio dei propri bicipiti.

Arriviamo in un parcheggio all’aperto nn a pagamento, cavolo però fa caldo e io ho addosso i jeans, ma nello zainetto ho un paio di pantaloncini…e allora cambio ( in macchina…) e pronti per la spiaggia. Di fronte al parcheggio troviamo una palestra della catena GOLD Gym….
Circo, zoo, mostra di stranezze: chiamatela come volete, amici, non ha nessuna importanza, purché la consideriate quando dovete andare ad allenarvi. La Gold 's Gym è la catena di palestre miste più grande del mondo. Attualmente conta 3 milioni di iscritti. Il fatto che la palestra più importante sia situata al confine col territorio della malavita amplifica ulteriormente la sua immagine di luogo dove ci si allena in modo violento. “Siamo la Harley-Davidson dell'industria del fitness e lo saremo a lungo”, promette Derek Barton, vicedirettore generale senior di marketing, che dal 1985 lavora per rendere la catena “un classico”.
Quelli che amano la Gold 's la amano in modo assoluto.

Un tizio made in italy è riuscito a conoscere il grande Schwarzy, andate a leggere la sua storia qui.



Una delle opere di architettura contemporanea da visitare è il “binocolo” di GEHRY…il Chiat Day Building del 1985-91 ha visto l’architetto collaborare con Oldenburg e van Bruggen.La particolarità dell’edificio è l’entrsta a forma di binocolo.L’intenzione originaria era di far realizzare l’interno dell’edificio da dieci artisiti, ma alla fine prevalsero due sale per conferenze progettate da Mike Kelly. Scoprire che cosa succede quando un’artista partecipa realmente alla realizzazione di un progetto è servito a Gehry da ispirazione per ulteriori collaborazioni.




Dopo un completo servizio fotografico l’appetito si fa sentire, di star bucks nn ne vogliamo sapere, io ho una fame bestia e cerchiamo un ristorante che ci soddisfi…la scelata cade su un mexican restaurant…Il posto è carino e tranquillo, mangiamo vicino alla vetrina, ma la vetrina nn cè, è tutto apetro, cè solo un muretto e fa molto estivo.I camerieri ci portano dei tacos e salsa per aperitivo, poi si ordina l’impossibile…morale: un bel burrito ricco di carne, fagioli neri , insalata e salsa piccante per il mio fegato che ormai incominciava ad abituarsi all’american style.


Dopo pranzo ci rechiamo verso il Pier( no, nn è Truciolo detto alla milanese), il molo di Santa Monica…tutto in legno, che arriva fino al mare e attraversa la spiaggia. Trovo una bancarella che vende souvenir tipici californiani e io nn resisto e mi porto a casa una mini tavola da Surf…per 8 dolllari…nn ho nenake trattato, era troppo bella e il prezzo mi sembrava accettabile…arriviamo fino in fondo al molo, lì troviamo un chiosco che vende anche i fottutissimi stamps per lae cartoline….era da un po’ che io e dag scleravamo per trovarli…costano un dollaro l’uno, e li vendono in una macchinetta particolare…appoggi i quarti di dollaro nelle fessure, poi titri una manovella che si ciuccia i soldi e rilascianola ti dà indietro i francobolli, che sono protetti all’interno di un cartoncino spesso.Al banco cè un bambino che vuole comprare un gelato, alto almeno 50 cm, ehmm volevo dire 127 inches, passa un’omone che gli dà uno scappellotto sul capo e il bimbo con toni da macho sentenzia: "HEY MAN!”, ma grandissimo…questa frase è abbastanza tipica tra i californiani, la dici come per dire:” ehi, ma che stai facendo”!!!


Dopo aver ammirato il panorama, davanti a noi abbiamo l’oceano Pacifico, tornando indietro ci imbattiamo in un set dove stanno girando uno spot pubblicitario…

e anche un’altra cosuccia…torviamo un gioco veramente carino( sul Pier era pieno di sale giochi), cè una vasca piena d’acqua con sei navi, inserisci un dollaro e con il timone e una leva puoi comandare una delle navi per un tempo limitato…allla fine si rivela una ca**ata...perché le navi sono lente e nn riesci a cappottarle…



Ci facciamo la strada del ritorno nn più camminando per il lungo mare, ma direttamente sulla spiaggia…vicino corre una corsi di asfalto adibita agli skaters, ai pattinatori, alle bici e altri mezzi strani come tricicli per grandi che puoi trovare solo in California….
Il sole sta per calare e Dag si diletta a scattare delle belle foto immortalando anche le torrete tipiche di Bay Watch…



È ora di andare a prendere Truciolo che esce dal lavoro…
Decidiamo di cenare vicino al suo studio…cè un grande centro commerciale e lo studio si trova sul tetto piano del complesso, la prima volta cè stato difficile trovarlo ( ma anke Truciolo ha avuto dei problemi )…
Mangiamo in un locale particolare, sembra di mangiare vegetariano…siamo solo noi…io ho dei problemi con la tipa dietro al bancone, nel senso che nn riesco a capire e neanke a sentire ciò che dice…parla pianissimo e in più cè un a musica latino americana melodica smielata a palla…nn ce la faccio proprio…parlava in un messicano – americano…zero…nn c’era comunicazione tra me e lei…vabbè, grazie all’interventi di Truciolo riesco a portarmi al atavolo la mia insalata ( vi ricordate il portachiavi della chiave per la porta del bagno? Era enorme).
La serata la passiamo su SUNSET BOULEVARD!!

alla prossima!

15 November 2005

RIPPLES a BIELLA, made by Toyo Ito.

_Passeggiando per la città.


Via Italia, Biella. Domenica pomeriggio passeggiando con la mia dolce metà, trovo qualcosa che mi sà di "già visto"....faceva freddo, una cioccolata calda in una pasticceria del centro e un sacchetto di castagne ci avevano appena riscaldati....quando, arrivando alla vetrina del negozio di design di Biella , mi esalto a manico vedendo la panca Ripples progettata da Toyo Ito....noooooo!!! la voglio!!!!


_alcuni dati tecnici:
Struttura in massello multistrato di 5 differenti legni: noce, mogano, ciliegio, rovere, faggio. Prodotta in 300 esemplari numerati. Dimensioni: cm 200 x 50 x 40 H Profondità: 50 cm

ho scoperto così un' ottima azienda di design italiano, che ha collaborato con Ito....nel sito della HORM trovate anche le foto della laurea ad honorem che hanno dato al maestro a Pescara....nn si era capito che mi piace Ito vero??

2_11_2005 Massimiliano di nuovo tra noi!





Prima o poi doveva tornare....dopo un periodo passato a travajè nello studio fucsia il nostro massi è tornato...sempre più adrenalinico di prima...se nn ci fosse lui, che mondo sarebbe?( no, questa l'ha già utilizzata la nutella)....allora no massi, no party?( no, pure questa è già presa)...che ne so...va bene: BEN TORNATO MASSIMILIANO!!!!!!!!

per festeggiare il ritorno del romano abbiamo creato una bella tazza...( basta, vi giuro è l'ultima che ho fatto)...con il logo del nostro team progettuale...a proposito....GRAZIE DI CUORE A TUTTI I LETTORI DI QUESTO BLOG!!!!!! abbiamo raggiunto i 1000 contatti....grassie, sono commosso!!!!

p.s.
la foto-icona che ci raffigura è stata fatta a Roma, sotto lo studio Fucsia.

photo made by MELO.

14 November 2005

November 13, 2005: TRAGIC LOSS.


Eddie Guerrero passes awayNov. 13, 2005
WWE is deeply saddened by the news that Eddie Guerrero has passed away. He was found dead Sunday morning in his hotel room in Minneapolis. Eddie is survived by his wife Vickie and daughters Shaul, 14, Sherilyn, 9, and Kaylie Marie, 3.

The cause of death is unknown at this time. An autopsy will be performed in Minneapolis on Monday, and Eddie's body will then be flown to Phoenix. Funeral arrangements are set for Wednesday in Scottsdale, Arizona.



Il mondo del Wrestling e dello Sport è in lutto, un grande guerriero ci ha lasciati....

ADDIO EDDIE.......

16_08 WORKPLAYS studio.

Two exhibitions in only one day.
Questa puntata è particolare, è la prima e unica ad essere stata scritta in California, a Los Angeles, la sera del 16 di agosto...Dag e Apo erano già tra le braccia di Morfeo, mentre io e Pier sul divano della camera al Century Club a scrivere la puntata….alla fine anche quella sera sono andato a letto alle 2.

Sveglia un pò più tardi del solito, di solo 10 m in più, tanto per avere quell' apparenza di tranquillità...colazione in hotel e poi via all’ iic PRIMA CHE LA DIRETTRICE SCAPPI VIA...
ARRIVIAMO, SI INCOMINCIA a fare un pò della solita caciara e cosa succede ? Apo incomincia : "ecco, lo sapevo, e dovè?” ha dimenticato l' adattatore per la corrente in albergo…vabbè che ci vuole? 10 minuti? 5? ma neanke...a piedi si fa prima. Andiamo io e dag a recuperarlo, in 4 m e 22 sec cronometrati...
l'allestimento procede bene, sono un pò incasinati i gancetti ma si fa tutto…ormai siamo come a casa nostra, entriamo in parcheggio con il codice 147xxxxx e mettiamo musica nella sala d'esposizione, addirittura Vasco... ogni tanto faccio girare anche il video della Rossi e della Stinà perché cè una canzone di Moby very cool…vabbè anke perché il video della tesi è bello ( un museo a Staten Island, New York, progettato seguendo le logiche decostruttiviste e diagrammatiche del maestro Peter Eisenman).
Durante l’allestimento conosciamo una stagista, Giulia, molto simpatica che risolve il problema della dis-prenotazione dell'holiday inn di Apo a San Francisco... ci invita a pranzo, noi accettiamo e ci ritroviamo a mangiare sushi sulla Hilgard Avenue...
Il ristorante di poche sere prima, nello stesso posto in cui ci aveva portato la direttrice, però quella sera era stata lei ad averci offerto il tutto...stavolta, ciccia...quindi paghiamo 20 dollari per mangiare poca roba, cioè pesce crudo intinto nella salsa di soia....bleah...però in compenso cè la cameriera che è una opera d’arte ...... forse tra le migliori viste adesso, con un decoltè da far paura e che ci mostra chinandosi per raccogliere nn so che cosa!!!!!! ( chiedo scusa alle donne che leggono il blog , ma cercate di capire….il blog viene letto anche da molti maschiacci)…
Giulia: ragazzotta di Pisa che studia scienza delle comunicazioni nella stessa città , con una sorella che studia architettura e che è venuta a trovarla qui a Los Angeles, ci racconta che è all'iic da tre mesi, ha una macchina sua acquistata qui, una hunday matrix ( mi sembra) targata Giulia e figurinata Roma.( Lilian invece ha una mercedes spettacolare con la cappotte in tinta e la sua targa è XSFIZIO, capiamo sempre di più che all' iic ci gira gente molto simpatica e che ci sa fare e nn sbagliamo a farceli amici e ci facciamo un po’ cononscere in giro...)
Lei è molto simpatica e si diverte con noi, almeno sembra, se nn fosse per la sorella che si è “appena” alzata alle 11 e gli spacca i marroni al telefonino ogni 10 secondi. Poi ci pensa Apo a darle il colpo di grazia dicendole che doveva farsi fare una lettera di raccomandazione dalla direttrice ( che lei nn si è fatta fare) e finisce in paranoia.
Ok, rapido raid all’ iic per raccattare ciò che ci manca e poi fuga verso la sci_arc a montare la seconda mostra della giornata, questa volta molto più rapida grazie a chiodi e martello, livella e matita di legno rubati a Linsldey ( assistant director di Moss), cmq nel giro di un'ora ce la caviamo.
Dopo aver chiuso l'allestimento usufruiamo dei Mac della sci arch per mandare qualche mail a parenti e cercare la mostra di Piano,all'LACMA, ma Pier ci dirà poi che è una cazzata, perchè è la metà di quella di Genova.

18.30, si va sulla 10 ( santa monica, Pier mi ammazza se la chiamo così) e poi si esce per andare a prendere l'ARCHITETTO in studio, Workplays ( cè anche il sito). Entro e subito mi faccio un figura di me....vedo Pier e urlo con voce da pirla: HELOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!,cazzo solo dopo vedo gli altri due che mi guardano e mi stanno per buttare fuori. Uno è un architetto fighetto, vestito in stylish e molto bravo, ci caga più dell'altro, e si è inventato uno spatial frame structure ( pier che è vicino a me ora e intanto si spulcia i capelli, mi dice che è una maglia deformabile) cmq è una figata, e trucilo vuole adattarla per la competition sugli homeless che ci stiamo inventando e che Apo nn vede come cosa costruttiva, cioè volevo dire che a lui nn è interessato... perchè ormai pensa solo a grattacieli…mah.......forse è meglio lasciare qualcosa di utile a qualcuno che ne ha veramente bisogno...gli homeless a Los Angeles sono tanti e li vediamo tutti i giorni con i loro carrelli della spesa adibiti a casa trasportabile…

Facciamo qualche foto ricordo nello studio, che tra l'altro è pieno di modellini e progetti spettacolari, che mi ricordano architetture europee d'avanguardia, stessa roba del libro six pack che per me è una bibbia.....

Pier stava lavorando ad un modellino, e con il suo pc nn so cosa stava facendo…ha una postazione sua ma il pc se lo deve portare da casa perchè nn ce nè....

ci dice che il capo, che nn lo ha pagato ultimamente, ha studiato in Italia e conosce bene il nostro stile...Cmq a me questo studio fa impazzire, perchè mi ricora l'architettura che abbiamo fatto per il workshop a new york nel corso dei modellini.


la serata prosegue con la visita a DRESS FOR LESS, una specie di grande magazzino con roba super scontata, dag trova un t-shirt di tomy hellfiger a nove dollari e la prende, io mi trattengo nel prendere una giacca invernale finta north sail per san francisco solo perchè nn ho cash in tasca...e la poste pay nn funge...sta stronza...cmq più avanti comprerò t-shirt da surfista quicksilver e billabong a prezzi stracciati….

andiamo a fare la spesa per cenare in appartamento, ah abbiamo una camera sulla wilshire boulevard 8 che è la strada principale di los angeles, grazie a lilian , la direttrice amministrativa dell'iic che ci a prenotato il tutto dopo aver saputo che avevamo una camera in holiday inn sulla silver lake, camera fumatori, praticamente sull'autostrada... cmq ora siamo qui ed è uno spettacolo: ingresso, soggiorno con 2 divani e tv via cavo, sala pranzo, cucina, camera e bagno e balcone tutto arredatao, il tutto si affaccia sulla piscina privata dell'hotel...

la spesa è per la cena della sera, siamo in quattro: io, pier, dag e apo, e decidiamo di prendere pollo arrosto e insalata...il pane scelto si rivelerà buono , anche l'aceto( vinegar) mentre l'olio acquistato è trasparente ed è una m****....vabbè..
intanto scopro che la mia carta stramaledetta poste pay funziona alla cassa e corro a comprare la torta di cioccolato, per pier che ieri (ferragosto) compiva gli anni......
intanto Apo che era rimasto fuori e che pensavamo fosse in macchina entra e ci fa il mazzo perchè nn sapeva più dove era andato Pier, che nel frattempo ci aveva raggiunto. Colpa nostra nn è perchè in coda alla cassa davanti a noi c'erano una coppia di colore che ci ha messo mezz'ora per far passare tutti i buoni sconto che avevano..." sorry guys, " e io " no problem, we have time"....intanto si parla della giornata a pier che era rimasto a lavoro....


al ritornoguida lui, e anche bene….mangiamo , cenetta finalmente sostanziosa condita con un pò di vino e della sana birra budweiser...
ma attenzione.....arriva la torta...che è una botta ipercalorica...due microfette ti spaccano , e meno male che ho segutio i consigli di pier, se no ne avrei comprate di ben più grosse.......ora è ancor lì che trama nel frigorifero americano con una freezer grande come il frigo che ho a casa io.....

_click, stay tuned.

Alla conquista della SCI_ARC e dell' IIC.

......continua dalla puntata: PIER'S HOUSE.


Eravamo rimasti alle foto degli allestimenti, come promesso sono riuscito a recuperarle...grazie ai computer della biblioteca del vale adibiti alla ricerca dei libri...ora sono collegati anche a internet per chi nn lo sapesse...molto comodo così cercare riviste e libri....lì sono riuscito ad aprire il dvd che a casa mia nn si leggeva ( nn comprate mai dvd VIVANCO) cmq ecco le foto degli allestimenti alla SOUTHERN CALIFORNIA INSTITUTE (SCI_ARC) e all' ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA (IIC) di Los Angeles....




tanti ringraziamenti alla WENDY, ERIC OWEN MOSS, WYNONA, LILIAN, CARLA, TINA, la direttrice F.VALENTE, la prof.ssa CANDIA, ADAM, SARA, GIULIA....spero di nn aver dimenticato nessuno....

ma come sempre...un ringraziamento speciale a TRUCIOLO, la nostra Talpa in California , senza di lui alla SCI_ARC nn saremmo nemmeno riusciti ad entrare!!!!

ah nn dimentichiamo Apo, che è riuscito ad ottenere la mostra all'IIC grazie alle sue mail e telefonate dall'Italia prima di partire....GRAZIE a tutti!!!!


all PHOTOS MADE BY APO.

12 November 2005

LPA3_01BLGA 2005

Ciao a tutti...sto facendo delle prove tecniche per mettere su net i video della california....per ora beccatevi foto e video ( scusate se è buio ma c'era una proiezione in corso) del laboratorio al terzo anno con Apo....ciauuuu
P.S.
Presto foto dei ragazzi al lavoro in aula e Apo permettendo, foto dei modellini!!!!

06 November 2005

Spongebob non solo in California.


Quest'estate oltre ai Simpson, nelle vetrine di Los Angeles c'era anche un'altro personaggio....Spongebob!!!! che ne dite della rivisitazione MADE by me e JorJo??? In questo sito ci sono anche dei giochini in flash!!!

Made in sci_arc Los Angeles.

Ma il mondo è davvero piccolo!!! guardate chi ho trovato.... :-)(clicca sulla faccina)
un ragazzo japu ( lo deduco dai caratteri che nn riesco a decifrare dal suo blog) studente alla sci_arc che pubblica interessanti notizie su Los Angeles, l'architettura, il design, la grafica e vita quotidiana....non solo architettura...mi ricorda un blog...eh eh eh
p.s.
se cliccate in basso a sinistra english here, potete leggere il blog in lingua potabile.
_all right reserved g2_g2

15_08 Pier 's house.

E’ ferragosto, ma noi lavoriamo lo stesso…almeno finchè le due mostre nn sono completamente allestite. Il nostro lavoro nn è così facile come sembri, infatti quando ti trovi in una città che nn conosci bene, per lo più straniera, ogni piccola cosa diventa un grande problema.
Arriviamo all’IIC abbastanza puntuali, ma la direttrice ci fa un mazzo di avvertimento…infatti è lunedì e vuole che la mostra sia allestita entro due giorni…umm…ha anche ragione….ma noi ne dobbiamo allestire due…ma si dai!!!Iniziamo con un rilievo della sala Italia, dove esporremo le nostre tavole…con il metro in pollici…ah si, in America ve lo scordate il sistema metrico decimale…qua si progetta in inch, feet, miles e si beve in gallons…eh già…Truciolo però ci dice che dopo un po’ che hai preso la mano si rileva più facile progettare con il loro sistema…Comunque siamo organizzatissimi, io e truciolo prendiamo le misure e dag restituisce il tutto con una piantina in cad, dopo esporta in sketchUp e fa anche dei render…tutto con le misure in pollici…la direttrice è commossa…in tutta la sua carriera nn ha mai avuto un rilievo così cool…
E’ già arrivato mezzogiorno, dobbiamo volare alla Sci_arc, sulla Santa fe, dall’altra parte della città…perché la biblioteca dove esporremo chiude alle 17 e dobbiamo rilevare anche dall’altra parte… ok, anche qui parte il team in azione e ce la sbrighiamo in fretta…ora resta da decidere come allestire…per la sci_arc optiamo per dei chiodi a cui appendiamo le tavole che hanno già le asole trasparenti, visto che i muri sono abbastanza solidi e *endy ci ha dato il permesso di bucarli…per le locandine invece utilizzeremo delle pins trovate al negozio dei modellini vicino alla sci_arc, dove tutti i giovani iscritti a questa facoltà si riforniscono. negozio di modellini Il negozio dei modellini è a due passi, in un quartiere che sta riprendendo identità, dove piccoli studi di architettura stanno aprendo i battenti e gallerie d’arte fioccano ad ogni angolo della strada. Il negozio è una figata, trovi ogni tipo di materiale, forex, laminil, balsa, carta , cartoncino, legno , metallo ogni tipo di colla, alberi di tutte le misure e i fantastici omini che finalmente tocco con mano, dopo averli visti nei modellini nelle mostre e alla biennale di Venezia…Non li ho mai trovati da nessuna parte…nn li compro però perché sono un po’ cari…Vabbè, facciamo i nostri acquisti…dag compra un cd di zaha hadid, Apo un libro della sci_arc e io e Pier materiali per fare i modellini che qui in italia neanke se li immaginano…Ci mancano però i chiodi, lo scotch e dei gancetti per l’altra mostra all’IIC…ah si…per l’istituto italiano di cultura abbiamo optato per della lenza da pesca e dei gancetti ad S di acciaio…che grande errore…. Per comprare questi pezzi cambiamo zona, ci dirigiamo ad un Home Depot, un megastore con tutti gli articoli per la casa e il fai da te...
E’ una specie di Brico Center....ma moooolto più grande e fornito...ci puoi girare con la bici...scherzo...Ok...entriamo dentro e ci dividiamo...io cerco gli steel hunks ma per caso trovo anche il nastro adesivo....L’home depot è un grande magazzino, con gli scaffali alti almeno sei metri…come quelli dell’Ikea al piano terra, prima delle casse. Ok, troviamo tutto, anche la fish line, manca solo qualcosa da mettere sotto i denti…ma non abbiamo tempo per pranzare…quindi, via alla ricerca di uno star bucks
Da quando sono in Italia questo posto è una delle tante cose che mi manca dell’America…gli star bucks sono una catena in franchising dove puoi fare colazione, merenda e leggere un libro, andare su internet con il tuo laptop ecc…sono ovunque…allo star bucks facevamo tappa fissa ogni mattina, quando nn avevamo tempo di collazionarci a casa di Pier, io e Dag andavamo a scassarci un bel tall cappuccino e croissant cioccolatosi…Questi star bucks prendono forma nell’era dei fast food, leggi mac donald’s su tutti (poi ci sono i denny’s, wendy’s e vari figli), staccandosi di netto per qualità, architettura di interni e tranquillità…tutti gli americani ci vanno ed escono fuori con il loro mega cappuccino in mano che si portano dietro specialmente in macchina…dove rigorosamente cè un vano circolare dove posizionare il bicchiere nella plancia vicino al cambio…ce l’hanno tutte le macchine….Praticamente sono quei bicchieroni di cartone, con il tappo e cannuccia che gli americani consumano a quantità industriali…Vabbè…però noi dobbiamo pranzare, nn fare colazione…beh ci accontentiamo e io prendo una bottiglietta di vetro ( mi sa di meno industriale e più artigianale)con dentro del caffè freddo e una torta alla vaniglia…buona però…
Ok, arriviamo all’IIC il pomeriggio e iniziamo ad allestire…qui nn possiamo inchiodare le tavole, perché i muri sono di cartongesso, leggi cartapesta che con un soffio li butti giù…dobbiamo per forza escogitare un altro modo…allora utilizziamo dei binari a t capovolta di acciaio presenti sul soffitto che corrono lungo i lati della stanza…qui appendiamo i 2 gancetti e altri 2 gancetti sulla tavola, quindi quattro gancetti per tavola…i gancetti sui binari fanno si che la tavola sia sospesa tramite la lenza da pesca e staccano dal muro la tavola, lasciando un bel effetto di vuoto tra la tavola e il muro…Ok, è un po’ incasinato, ma realizzare il tutto è ancora peggio…Truciolo ci spiega da buon boyscout professionista come fare i nodi a cappio ( sicuramente ho sbagliato, pier correggimi pure se erro) e da lì ci improvvisiamo marinai provetti facendo nodi a nn finire….la tortura principale è fare in modo che la tavola rimanga in equlibrio e dritta…non solo, che le tavole siano distanti tra loro e dal soffitto con distanze precise calcolate precedentemente con il rilievo fatto in cad…nn siamo mica dei caciottari…beh quasi…a parte gli scherzi l’allestimento procede bene… Foto dell’allestimento. La direttrice ci viene a fare visita, entusiasta più per l’allestimento che per il materiale esposto, propone a Truciolo un lavoretto da architetto…vuole rivalutare e dare una botta di vita alla facciata dell’IIC, in particolare all’entrata della scuola dove si studia lingua e cucina italiana….allora via, a rilevare anche la facciata…tanto ormai siamo esperti…il rilievo è fatto con una bindella…altro che i rilievi che facevamo ai geometri con total station e prisma, vero DAG?...cmq quello abbiamo e il lavoro è accettabile…ora nn so se poi Truciolo questo progetto lo ha portato avanti…spero di sì, perché sotto il punto di vista illuminotecnico e dei materiali aveva delle grandi potenzialità…il progettino dovevamo farlo a los angeles la sera, ma nn si riusciva mai perché una volta arrivati a casa di Pier si giocava alla XBOX con Micah e Jennifer e si beveva come dei vikinghi!!!!
La giornata di lavoro deve essere premiata, e allora perché nn andare a mangiare ( visto che il pranzo è stato da fachiri) nel più bel ristorante della zona? Da dove esce sempre un bel profumo di bistecca da farti svenire??? ma si dai, tutti da Palomino!!! azz, ma qui è veramente un posto da ricchi, però è il comply di Pier e allora ci sta proprio alla grande…peccato per i prezzi…veramente alle stelle…e poi i piatti nn sono neanke un grankè…ma che cavolo…ma il profumo di bistecca da dove diavolo arriva? Cosè tutto finto…ah no, i nostri vicini di tavolo ce l’hanno, solo che noi da poveri mortali siamo andati sul menù semi–turistico…e ci siamo beccati i piatti pacco…vabbè…dopo una passeggiata per il centro e relativo cookies di mezzanotte è ora di dirigerci verso Sylmar, dove cè la casetta di Pier…
E’ qui che alloggeremo di ritorno da San Francisco, dopo aver scoperto che i fondi promessi dal Poli si sarebbero estinti a metà del viaggio…no, nn è che siamo spendaccioni…quasi…Ok, è ora di visitare casa di Pier!!!! Mi scriveva com’era via mail, prima di partire…cavolo, era proprio come me la immaginavo!!!! Entriamo e Jennifer ( mogliettina di Micah) appena ci vede fugge in camera…cosè…era nuda?o forse struccata??? Ad accoglierci quindi è Dude, fantastico cagnolone della casa, un vero cucciolo, giocherellone!!! E’ un ambiente troppo carino, finalmente visitiamo la casa di veri americani….cè solo un po’ di confusione…solo un po’…a livelli dello studio di un nostro amico…eh eh eh…andiamo in camera di Truciolo per collegarci a Internet…in America tutti viaggiano con la banda larga e il wireless…tutti in casa ce l’hanno…è più facile avere internet veloce che una tv via cavo…Jennifer e Micah nn ce l’hanno, in compenso usano la loro tv per guardare la miriade di dvd della loro collezione e giocare con le centinaia di giochi per Xbox e game cube….beh praticamente mi trovo a casa mia, stesso ambiente…tranne che per la confusione a cui Pier nn riesce proprio ad abituarsi….Dopo un po’ facciamo la conoscenza di Jennifer, che si presenta con una canottierina con su scritto a lettere cubitali VAGINA…cavolo…ma eri scappata in camera prima per quale motivo? Cosa avevi addosso prima? vabbè…io e dag ci pieghiamo dal ridere...poi Pier ci spiega che la canottiera riprende un telefilm americano…si vabbè…ma noi nn ce la facciamo lo stesso a nn ridere…Jennifer è una brava e bella ragazza dai lineamenti orientali…grande bevitrice…io e lei abbiamo in comune praticamente tutti i film che abbiamo visto…sono gli stessi…Poi arriva Micah, di origine vichinga e che ha vissuto alle hawai per diversi anni insegnando surf…cosa???surf…ma il mio sogno è FARE SURF…..azz…nn devo perdere questa chance….è l’occasione della mia vita…fare surf, con un professionista, in CALIFORNIA…e che voglio di più??? Volete sapere se il mio sogno si è realizzato???continuate a leggere il blog e nelle prossime puntate lo scoprirete…cmq come first impact jennifer e micah e dude sono stati fenomenali…mitici!!!!
TO BE CONTINUED….(scusa Truciolo ho utilizzato un tuo copyright)
all Render MADE by Dag, il primo studente di architettura del Vale ad aver scoperto e utilizzato sketchUp!!!! Diamo a Cesare quel che è di Cesare!!!
P.s.presto pubblicherò le foto degli allestimenti all'IIC e alla SCI-ARC...ho avuto dei problemi con il dvd, il mio pc nn me lo legge più...le andrò a recuperare da Apo... a presto

06_11 Buon compleanno Carmelo!!!!

Tanti auguri a teee, tanti auguri a teee, tanti auguri a Carmelo-Ito, Tanti auguri a tee!!!!Ecco la tazza per il caffè dei veri Web Master, presto in vendita solo a Roma!!! Quanti anni fai? 20-21??? a parte gli scherzi, Auguri, auguri e auguri dai cugini di Ivrea, Elena e Massi.

04 November 2005

14_08 Culver City.



_Metamorphoses a Los Angeles.
Finalmente riprende a grande richiesta (tra tutti la Ste che dal ritorno da un sopralluogo di progetto ad Aosta me lo ha ricordato) il diario made in california, spaccato di vita quotidiana di quattro italianotti nell’estate del 2005. Con il viaggio a Roma e gli impegni presi, in questo periodo il blog stava prendendo una via trasversale, stava diventando uno zibaldone degli eventi che si susseguono…ma chisennefrega..va bene così…la spina dorsale rimane il viaggio in California, ma ogni tanto verrà condito con quello che succede tutti i giorni e merita di apparire sul blog…( leggi “roba interessante”).
E’ domenica mattina, Apo ha invitato la direttrice del’IIC ( Istituto di cultura Italiano di Los Angeles) a visitare Culver city, un distretto progettato interamente dall’architetto eric owen moss… ormai nostro conoscente ( nn lo definisco ancora amico per nn cantare vittoria)… La direttrice ci dà picche, ma noi ci andiamo lo stesso... se vuoi sconfiggere il tuo nemico lo devi conoscere!!!!! Nel 1992 va in onda la rivolta di Los Angeles, i primi scontri interrazziali americani vanno in mondovisione sulla CNN. I confini mai dichiarati dei quartieri dei neri e dei latinos, la recessione reaganiana e la disoccupazione disperata sono le cause degli scontri con la polizia. La rivolta ha innescato il via ad una metamorfosi che è ancora oggi in corso a distanza di 13 anni… Invece che dalla catastrofe naturale del Big one, la metamorfosi urbana nasce dall’aumento dell’immigrazione asiatica e latinos ( la California è il primo stato dell’Unione a maggioranza nn bianca).Si assiste quindi a due generi di fenomeni costruttivi…da una parte un erosione e mutazione delle tipologie abitative esistenti, degli spazi pubblici e dei vuoti urbani, attraverso i fenomeni di autocostruzione avviati dalle diverse etnie ( latinos tra tutti, mexican control, per la felicità di Laura “sombrero”); che a maggioranza silenziosa è capace di condizionare i modi di vivere e di esprimersi di tutta la popolazione. Dall’altra parte abbiamo l’evoluzione architettonica di “gente” come Gerhy, Morphosis, Ro.To, Israel e Moss; che hanno saputo raccogliere e materializzare, dagli anni 80, i segnali dei mutamenti in corso.I maestri citati creano modalità rappresentative nuove all’interno dell’architettura americana, rompendo quel muro di silenzio innalzato soprattutto dalla cultura della East Coast che relegava la produzione californiana a espressione locale a metà tra il regionalismo pragmatico e il kitsch dei grandi cenrti commerciali. Negli stessi anni veniva aperta la SCI_ARC, neonata scuola di architettura losangeliana e luogo di incontro e formazione per una nuova generazione di giovani architetti. Le architetture di Moss e Morphosis vengono all’inizio interpretate come espressione di un realismo sporco che testimonia la precarietà, la dissoluzione e la crisi della città contemporanea. Il segno grafico e le strutture ritorte di acciaio sono simboli della disperazione dell’architettura contemporanea.
Sotto questo profilo appare significativa l’eperienza di Moss a Culver city che durante gli anni novanta crea con una serie di microprogetti, le linee per un masterplan di tutta l’area urbana. Culver city è una delle “isole” dell’arcipelago LOS ANGELES, è localizzata alle spalle di Santa Monica, a pochi minuti da Beverly Hills e da Hollywood, chiusa a tenaglia dalla San Diego Freeway e la Santa Monica Freeway…Era un’ area residenziale medio borghese con delle piccole industrie, ma contatto con un altro quartiere abitato prevalentemente da neri immigrati, che è fra quelli segnati dai riots del 1992. Un area priva di identità sociale ed economica che cambia quando i 2 imprenditori Frederick e Laurie Samitaur, con Erik Owen moss lavorano insieme. L’area diventa un grande laboratorio di progettazione architettonica, che darà all’area 30000 mq in spazi per la nuova industria dell’informazione e dell’enterteinment hollywodiano. Il lavoro di Moss è su due livelli: il dialogo con la materia povera delle architetture locali, il ferro, l’acciaio, il legno, i rivestimenti sporchi ed economici; dall’altra parte c’è il ripensamento dell’edificio inteso come risorsa, tipologia mutante, scatola attraente capace di raccogliere domande economiche e sociali in costante cambiamento. Il corpo di fabbrica, per quanto anonimo, nn viene negato, ma diventa il volume da attaccare o su cui aggiungere nuovi elementi, stabilendo un dialogo tra edilizia ed anomalia. Le nuove fabbriche metropolitane acquisiscono un ‘identità con il nome: the Box, the Stealth, the Pterodactyl, the Beehive( no, nn il gruppo dove suonava Mirko in Kiss me Licia) e the Umbrella. Gli organismi realizzati assimilano il preesistente e portano addosso i segni tangibili della mutazione avvenuta,
corpi in un equlibrio tra finito e non finito creano un’immagine ambigua della dinamicità e mutevolezza dell’architettura contemporanea. E’ stato costruttivo visitare questa parte di città, al primo anno di architettura avevo acquistato un numero di LOTUS che analizzava in modo esaustivo culver city e mai avrei immaginato un giorno di toccare con mano le opere raffigurate in quell’articolo.. se poi sommiamo l’incontro con due modelle spettacolari, e sottolineo spettacolari perché veramente mozzafiato, che facevano un servizio fotografico ( a proposito Truciolo, poi il fotografo ti ha chiamato? oh chiamalo tu e chiedi i telephone numbers delle due sgnacchere), la mattinata è andata veramente alla grande!!! Mezzogiorno passato, Truciolo ci porta ad un fast food dietro la Ucla, della catena inn e out…è stato fatto da architetti famosi, nn ricordo chi, ma è particolare perché cè una palma che attraversa una pensilina in cemento armato tramite un buco…i colori principali sono il rosso e il giallo , come mac donald’s, riferendosi alle patatine e al ketchup. Allora.... ho una fame bestia, un sano, si fa per dire, hamburger è quello che ci vuole…qua funziona così, ordini alla cassa, paghi e poi ti danno un numero…preparano la pietanza e ti chiamano…intanto puoi prendere da bere…anche più di quello che hai pagato, tanto chi ti sgama?le bevande sono alla spina e lontano dalla cassa.allora le provo tutte, all’inizio timoroso, ma poi Truciolo mi dice :”fai pure, tanto qui in america fanno di peggio”, opto per una strana bevanda, credendo che fosse birra scura, la sputo via perché scopro a mio malgrado che è una coca alla cannella misto vaniglia misto schifo…boh, una pepsi mi salva… Dopo un lauto pranzo…a base di cibo americano…ci vuole il dolce…passeggiamo per la strada pedonale vicina, giriamo l’angolo dove cè il cinema e scopriamo un negozio di cookies…meraviglioso…per un dollaro di danno un dolce composto da due biscotti messi a mò di sandwich con in mezzo il gelato artigianale…per un dollaro…i biscotti sono di tutti i tipi e hanno forma circolare...i gusti del gelato sono i classici: cioccolato, vaniglia, nocciola ecc…Ci fosse stata una volta che Truciolo fosse riuscito a finire sto cookies…dopo un po’ infatti viene un po’ di nausea…
La giornata è bella, è domenica, dove và il californiano medio? In spiaggia no?, che domande! Allora tutti al mare a mostrar le …praticamente ci dirigiamo verso Venice Beach!!! La spiaggia è spettacolare, come quella di Baywatch…scendiamo giù verso il lungo mare e passeggiamo finalmente scalzi sulla sabbia…da santa monica arriviamo a piedi a venice, il sole è calato, è ferragosto…e cosa vediamo laggiù??? un bel mucchio di brava gente fare un rave da paura…che facciamo??? ci buttiamo!! Con noi abbiamo anche Truciolo che con i mille capelli che si ritrova si mimetizza tra la folla e rischia anche di baccagliare…ci saranno una cinquantina di persone, ma dopo pochi minuti se ne aggiungono delle altre e pian piano diventiamo una macchia di persone fuse e fumate che si dilata sempre più…girano bazooka a tutto andare, e la musica tribale che proviene dai numerosi bonghi presenti è la nostra colonna sonora…io filmo tutto con la mia fida videocamera…tanto per avere le prove…anche perché Apo è già da un po’ che racconta questo evento…L’aria si tinge di sapori già conosciuti, vabbè ce semo capiti…ma quando ti diverti e stai bene chi è che ti deve rompere le pall??? Gli sbirri arrivano con i loro fuoristrada sempre stile baywatch e ci sparano gli abbaglianti in faccia invitandoci gentilmente di abbandonare il posto…che cavolo è ferragosto…però effettivamente eravamo veramente tanti…fosse scoppiata una rissa sarebbe stato uno sfacelo.. È ora di cena…stanchi come nn mai( ci siamo fatti da Santa Monica a Venice appiedi!!!) troviamo un posticino per mangiare… scopriamo anche un ostello nelle vicinanze, il primo e unico di tutto il viaggio…deve essere spettacolare…arrivi in california e soggiorni in un ostello per studenti vicino alla spiaggia per pochi dollari…beh, scegliamo un posto very cool per consumare la nostra cena…sembra più una sala giochi, infatti ci sono oltre ai tavoli per la cena, i megaschermi che proiettano partite di footbal ameriacano e baseball e ci sono anche tavoli da biliardo dove gruppi di giovani si cimentano nella carambola e giochi annessi…mi dirigo in bagno perché anche questi sono di solito caratteristici e faccio la conoscenza ( nel senso che vedo) due belle fanciulle giocare a biliardo…le ragazze in california come media sono carine, ma ti becchi certi pezzi rari da collezione che solo qui meritano di esistere ( senza nulla togliere alle nostre mediterranee, beh poi le svedesi, le russe, le tedesche ecc…) Io prendo una super pizza americana, cè di tutto, assomiglia a quelle che compriamo qui nei supermarket e che troviamo surgelate ma è molto più buona…perché è la vera pizza americana..è un po’ un paradosso, la pizza è di Napoli si, ma in america ha preso un’altra via…e secondo me anche qui la fanno bene…è molto più spessa e morbida come pasta…poi vabbè la caricano con tuto quello che cè in frigo…. Torniamo alla macchina, ormai siamo a pezzi…abbiamo parcheggiato in un parking multipiano, solo che nn ci ricordiamo più dovè…mi ricordo che aveva una rete su tutta la facciata…facciamo parecchie volte il girotondo ma alla fine eccolo…un miraggio…ahh, finalmete ci dirigiamo all’hotel, il century club con l’omone nero alla reception di turno di notte ci aspetta….good night….zzzzzz
all photos made by DAG

03 November 2005

Halloween in italy.



Ivrea under attack_ strange zombies.



L'immagine ritrae l'autore di questo blog e suo fratello...un attacco di zombies sotto casa !!!
eh eh eh, con l'aiuto di fotosciop.

se vi interessa l'argomento, George Romero fa al caso vostro!! il sito ha una gif per il "now loading" very cool!!!