18 February 2006

torinOLIMPICA.


_Torino Olympic Host City.
Questo è lo slogan che recitano le reti colorate di rosso che tappezzano Torino per nascondere quei cantieri che sono rimasti un pò indietro e nn sono poi così tanto belli da vedere...come la biblioteca di Bellini...un altro slogan è PASSION LIVES HERE. Mai nessun motto come questo è stato così azzeccato...Ma andiamo con ordine e torniamo all'inizio della settimana...E così che martedi scorso ( 15 feb), io e elenina ce ne andiamo in giro per Torino a visitare i siti olimpici..."Spegni la tv e andiamo fuori, cè un bel sole"...Cavolo, è vero, una giornata splendida...così, si parte,macchina fotografica in spalle, cartina dei tram alla mano e tanta voglia di respirare un pò di spirito olimpico...Il tour inizia a casa Italia, al Castello del Valentino, padiglione stand dove sono esposti i prodotti tipici del bel paese e dove la sera gli atleti fanno dei festini da paura..Si prosegue allo Stadio Olimpico (ex stadio Comunale) per vedere la fiamma olimpica che rimane accesa per tutto il periodo delle gare ( in barba alla crisi delle scorte del gas importato dalla Russia, ma quando cè una tradizione da portare avanti... questo e altro). Giusto il tempo di scattare qualche foto e ci accorgiamo che anke una troupe del tg5 ( Mediaset) ha scelto come background del servizio la fiamma olimpica...Riconosciamo Lucia Blini, l'inviata di turno che deve fare un servizio in diretta al tg delle 13...Ahahah...Il tour prosegue con il villaggio Olimpico, ma di questo ne ho già parlato in precedenza...Per raggiungere l'Oval, in zona Lingotto prendiamo il tram, perchè a piotte non gnà famo...
L'Oval , progettato dallo studio Zoppini associati, è l'unica struttura olimpica che verrà riconvertita per ospitare delle fiere, perdendo così la sua funzionalità di contenitore dello sport sul ghiaccio...Sta per iniziare lo Speed-Skating, gara a staffetta che poi vinceranno gli Italiani ( MITICI!!!), e incomincia ad intortarmi un grosso tipo di nazionalità nordica...Pronuncia un inglese indescrivibile e nn capisco un mazza..poi mi mostra in top-secret dei biglietti che ha in mano....ahahaha...ho capito tutto..è un bagarino ( si scrive così?)
che mi vende i biglietti illegali senza farsi vedere dagli sbirri...Ma devono venire dall'estero per infinocchiarmi??? io gli spiego che faccio un giro per scattare un pò di foto e mi saluta con un grosso sorriso...caspita, eravamo proprio di fronte alla biglietteria e a due metri c'erano una decina di poliziotti... Sul Metro poi leggo, nei giorni seguenti, che le autorità hanno arrestato un messicano e altri stranieri ( dalla finlandia mi pare) che vendevono biglietti contraffatti o illegali...Per nn parlare di quei 2 geni di americani che hanno affittato un locale in piazza Castello che hanno adibito a biglietteria per i giochi olimpici, senza informarsi prima che in Italia la cosa è vietata e che per questa occasione solo la Toroc ha i diritti di vendita dei biglietti..Non sono stati arrestati ma i biglietti sono stati tutti sequestrati...e ogni tanto in TV vediamo qualche buco fra gli spalti...
Il giro prosegue con il Palavela di Gae Aulenti, che una volta visto da vicino, mi sembra un'ottimo riadattamento dell'opera precedente di Franco Levi. La sera visto in tv per il pattinaggio artistico a coppie, sembra proprio una bella architettura...strano perchè a me l'architetta milanese nn ha mai entusiasmato...ma in questo progetto le cose sono cambiate. ( Mitico *ndrea *asso e *avide *occa che ci hanno lavorato su anke loro...eheheheh) Il Palavela suscita particolare attenzione e stupore per la sua caratterizzazione formale e per le sue dimensioni: l'edificio, con base esagonale inscritta in un cerchio di 130 m. di diametro, è costituito da una struttura in cemento armato “a vela” realizzata su tre archi accostati, tra loro ruotati di 120 gradi ed ancorati a terra su tre dei sei vertici dell'esagono.E'un'opera nella quale è difficile cogliere il “limite” tra architettura e ingegneria, dove ciò che ci colpisce è l'enorme spazio interno delimitato dalle vetrate laterali e dalla intersezione delle tre volte in copertura: siamo di fronte ad una architettura non consueta, difficilmente divisibile e frammentabile. Un vero e proprio “monumento”.
Comunque la Sera Torino vive il periodo migliore della giornata: i negozi aperti fino a tardi, locali in festa e i concerti dei BIG al Medal plaza in Piazza Castello...COOL!!! Strano perchè di solito alla sera nn vedi l'ora di correre a casa, metterti le pantofole , cenetta e tv...per scappare dal freddo Torinese...Ora la gente se ne infischia e sta in piazza, e se ti avvicini a tutte quele persone, senti il calore umano di coloro che hanno voglia di stare insieme e condividere le emozioni di queste Olimpiadi...Allora il concept grafico di Torino 2006: "la piazza" funziona!!!!Eccome!!!



3 commenti:

Anonymous said...

Grande Delgiu, bel servizio sull'architettura delle olimpiadi a Torino. E' molto meglio di quelli pubblicati su alcune riviste di settore di questi mesi!!!
Però mancano le immagini del PalaIsozaki: pensa che passeggiando li vicino una volontaria mi ha regalato un biglietto per assistere ad una partita di hockey. Sono entrato (veramente bello) e più che guardare la partita facevo foto agli interni, dettagli... la sicurezza mi guardava male! forse pansavano che fossi un terrorista...

DAVIDE DEL GIUDICE said...

ahahaah...grande Vito! hai visto che bello che è dentro il palaIsozaki??hehehe...se riesco faccio un post con le foto, lo avevo messo tra le cose da fare ma nn ho avuto tiempo, sorry.

Anonymous said...

Si è fighissimo!!! Isozaki è sempre il solito, un grande.
Ma hai visto quando pendono gli spalti? Cmq una visuale perfetta.

Ciao